Il leader dell’ Italia dei valori è stato iscritto nel registro degli indagati per aver violato l’ articolo 278 del codice penale, ovvero per vilipendio all’ onore e al prestigio del Capo dello Stato. Ma non si condanna e si candida per le Europee. Coraggio o incoscienza? È andato contro le regole del codice etico che lui stesso ha dato al suo partito. Lontani i tempi di tangentopoli: fu ritenuto un eroe, per aver fatto piazza pulita di tanta “munnezza”. E io stessa ne avevo decantato l’ onestà e il coraggio. Ma oggi l’ ex pm del pool di Mani Pulite delude e intanto si…autoassolve.
E alle Europee ci sarà, anche se il codice etico del suo partito prevede “il divieto di candidatura per chi è indagato e il divieto di assumere o mantenere incarichi di governo, nazionale o locale, per chi è rinviato a giudizio”.
Una battaglia, quella di Antonio Di Pietro, che mette in risalto un dato di fatto: il suo partito cresce, nonostante tutto. Risulta dai vari sondaggi che ipotizzano addirittura una crescita a due cifre, anche perché l’ Italia dei Valori per molti italiani è l’ unico partito a fare vera opposizione a Berlusconi. E altri voti scaturiranno dalle sue battaglie su giustizia e intercettazioni, oltre ad una scalata a “capolista” che si va concretamente e decisamente delineando.
Antonio Di Pietro si autoassolve. E si candida alle elezioni europee
di 9 Febbraio 2009 07:25 17 views0