CGIL: Dall’Istat, la conferma di una grave questione salariale

di isayblog4 28 views0

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Il dato Istat sulle retribuzioni nelle grandi imprese “conferma l’esistenza di una grave questione salariale che investe il paese”. È quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Agostino Megale, che così motiva: “Seppur formalmente al 4,6%, le retribuzioni effettive, quelle che l’istituto statistico chiama continuative, risultano essere vicino al tasso di inflazione, 3,5 – 3,6%, così come da noi anticipato nei giorni scorsi e riferito al totale degli occupati privati, e con retribuzioni nette addirittura al di sotto dell’inflazione”.

Il dirigente sindacale della Cgil evidenzia, infatti, “così come rileva la stessa nota dell’Istat, che la variazione del 4,6% comprende non solo i premi di produttività, già erogati nei primi 9 mesi dell’anno, e cioè prima dell’impatto drammatico della crisi di questi ultimi tre mesi, ma è anche comprensiva dei cosiddetti incentivi per esodi occupazionali, che determinano una variabilità consistente dell’indice, nonché di una tantum contrattuali, le quali non possono essere considerate retribuzioni continuative poiché ripagano semplicemente ritardi contrattuali precedenti”. Inoltre, continua Megale, “con circa 30mila occupati in meno nella grande impresa, solo per il mese di ottobre, le retribuzioni lievitano nominalmente seppur di poco”.

Ma le retribuzioni, rileva il sindacalista, “oltre a non crescere, subiscono la perdita del potere d’acquisto quando passano da lorde a nette. Dal 3,5%, per effetto della mancata restituzione del fiscal drag, si passa al 3,1%, ovvero ben al di sotto il dato dell’inflazione”. Ecco perché, aggiunge, “resta ferma e immediata la nostra richiesta di investire da subito un punto di Pil, pari a 16 miliardi, a sostegno dei redditi da lavoro dipendente e da pensione. Quel che il governo non ha voluto fare, detassando le tredicesime, dovrà adesso farlo con una riduzione strutturale delle tasse. Questo è il tema – conclude Megale – che insieme al sostegno all’occupazione e agli investimenti richiede l’immediato avvio da parte del governo del tavolo anti cirisi. Non si capisce che cosa aspetti a convocare le parti immediatamente”.

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