“Oggi il Cdm ha assunto decisioni importanti in materia di scuola, dopo anni di interventi frammentati. Siamo di fronte ad un provvedimento complessivo di ammodernamento della scuola, che rispecchia l’ambizione del governo di innovare profondamente il mondo dell’istruzione. Il nostro impegno va in direzione di creare una scuola piu’ moderna, efficiente, collegata con il mondo del lavoro e che dia certezze alla famiglie e al futuro dei ragazzi. Per la prima volta in Italia dopo la Riforma Gentile del 1923, si mette mano alla scuola con una riforma organica di tutti i cicli (elementari, medie, superiori). Elementari e medie cambiano dal primo settembre 2009, le superiori dal primo settembre 2010”.
Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, che ha commentato l’approvazione in Consiglio dei Ministri dei decreti per la riorganizzazione delle scuole per l’infanzia, elementari, medie e superiori.
“Con il maestro unico il tempo pieno aumenta, perche si libereranno in questo modo ulteriori risorse da investire nelle classi a tempo pieno. La scuola non ha bisogno di scossoni, ma di gradualita’ e per questo il maestro unico sara’ introdotto nel 2009-10”. Grande investimento poi, nella lingua straniera, in particolare all’inglese. “Sara’ infatti possibile scegliere, al posto della seconda lingua straniera, l”inglese potenziato’, con 30 ore settimanali di lezione. Particolare interesse dunque allo studio della lingua straniera e all’inglese, “che sara’ obbligatorio per tutti e cinque gli anni di liceo”. E poi la riforma guarda con grande attenzione al mondo del lavoro. “In un momento di grande difficolta’ economica come quello che stiamo vivendo la scuola puo’ diventare un volano straordinario per dare certezza di futuro ai ragazzi”. Interesse viene rivolto anche al mondo dei docenti, che la riforma vuole valorizzare. “Destineremo il 30% dei risparmi ottenuti con la Finanziaria per premiare i docenti migliori . Sono previsti anche corsi di aggiornamento e lo studio della lingua straniera. In questo modo pensiamo di agevolare l’occupazione e di valorizzare il corpo insegnante”.