Si accende nel PD il dibattito sul partito del nord

di isayblog4 16 views0

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Puntare al territorio per far crescere il PD. E’ questa la voce unanime che si leva da diversi esponenti del Partito Democratico. Enrico Letta lo ha ribadito nel suo intervento a YouDem.tv: ”Un partito romanocentrico non vincerà mai” ed é giusto promuovere invece un modello di partito ”con i piedi piantati sul territorio”.

Il ministro ombra del Welfare ha negato che questo significhi imitare la Lega: ”Puntare su un partito autonomista non significa scimmiottare la Lega. Noi non abbiamo ancora ben capito che l’Italia ha delle
enormi differenze”, non solo tra nord e sud, ”ma anche all’interno dei nord e dei sud”.

“Dobbiamo costruire un partito e delle leadership con i piedi piantati nel territorio – ha proseguito Letta – e questa non é una novità perché nella prima repubblica i partiti avevano un forte radicamento sul territorio e avevano un’autonomia fortissima; poi nella seconda repubblica si é centralizzato un po’ tutto”.
”Laddove – ha proseguito Letta – ci si muove così, si vince. In Trentino Dellai ha stravinto, e ha mandato a casa la Lega”.

Intanto Walter Veltroni si dice aperto alla proposta di Sergio Chiamparino di dar vita ad un coordinamento del nord. Il segretario PD definisce la proposta del sindaco di Torino “utile nell’elaborazione di linee, strategie e alleanze”. Massimo Cacciari, che propone proprio Chiamparino come leader del nord, spiega che si tratta di “una riorganizzazione complessiva del Partito Democratico su base federalista. Non é un partito del Nord, del Sud, di destra o di sinistra. Ma una totale riorganizzazione del Pd, che abbia caratteristiche di forte autonomia delle strutture regionali o interregionali. Questo é necessario”

“I partiti sono partiti nazionali – concorda Massimo D’Alema, intervistato sull’argomento prima di prendere parte ad un appuntamento organizzato dalla fondazione Ugo La Malfa e dall’università Bocconi – poi si articolano nel territorio a struttura federale”.

A dire sì ad un partito federale, così come prevede lo statuto del PD, è anche Paolo Giarretta, segretario regionale del Veneto. ‘Un anno fa abbiamo fatto un partito nuovo – ricorda il senatore – in cui abbiamo fatto una battaglia per avere uno statuto federale, e lo abbiamo avuto. Ora questo partito sta mettendo i piedi per terra: lasciatelo camminare!”.

Da Maurizio Martina, segretario regionale del Pd lombardo, infine l’appello a non far finire in un “nulla di fatto” il confronto sul coordinamento delle Regioni del Nord. “L’impostazione federale del Pd è data innanzitutto dalla forza che sapranno avere i suoi livelli regionali: lì sta il cuore pulsante dell’autonomia e della responsabilità da
esercitare. Il Coordinamento delle Regioni del Nord – spiega Martina – può essere un laboratorio aperto di idee con cui incalzare la destra alla luce della fragilità delle sue risposte”.

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