Appuntamento al 19 dicembre con la Direzione nazionale. L’ha deciso il coordinamento del PD e sarà l’occasione per una proposta forte di innovazione per affrontare i mesi fino alle europee di giugno. Una relazione già ribattezzata dai cronisti la “Lingotto 2”, riferendosi al discorso con il quale Veltroni accettò la candidatura alle primarie del PD. Il dibattito in direzione verificherà se sulla relazione ci sarà un ampio consenso o se si dovrà ricorrere ad un congresso anticipato, che però ad oggi tutti vogliono riconfermato all’autunno 2009.
Il segretario ha incentrato il suo discorso su due idee guida: innovazione e coesione. Rispetto a quando è nato il partito lo scenario politico è completamente cambiato. La crisi finanziaria internazionale ha messo sotto gli occhi di tutti che l’ideologia iper-liberista è stata un inganno ed ha prodotto macerie; la vittoria di Barack Obama ha sancito questa sconfitta innanzi tutto culturale oltre che politica; e ora anche l’opinione pubblica europea e italiana sta maturando la bocciatura del pensiero della destra.
Se a questo, ha insistito Veltroni, aggiungiamo l’incapacità del governo a rispondere ai problemi del Paese, e le divisioni che cominciano ad emergere nella destra, appare evidente che il paesaggio è completamente cambiato.
Al termine del coordinamento tutti si sono dichiarati soddisfatti. “E’ stata una discussione franca ed approfondita. Un passaggio che Veltroni ha condotto con il consenso di tutti, dicendo che occorre una seconda fase di innovazione – per il senatore Giorgio Tonini – alla direzione del 19 dicembre Veltroni si presenterà con una relazione dal grande profilo innovativo. Se ci sarà condivisione profonda si andrà alla conferenza programmatica, in caso contrario si tornerà al nostro popolo”.
Il ministro ombra degli Esteri, Piero Fassino, ha tratteggiato il calendario dei lavori: “Ci concentreremo sulle proposte per dare risposte alle preoccupazioni dei cittadini per la recessione, c’è da preparare la conferenza di inizio 2009 come sede per presentare una proposta forte al Paese, preparare le Amministrative e le Europeee e prevedere l’assise congressuale nell’autunno 2009”. Poi ha fatto sapere che da parte del segretario c’è stato un appello all’unità del partito dopo le recenti tensioni che lo hanno attraversato: “È stata una buona riunione, mossa dalla consapevolezza che c’è bisogno di uno scatto. Da parte di Veltroni c’è stato un forte appello a fare squadra e alla coesione e unità del partito”.
Secondo Goffredo Bettini, nell’epoca storica che stiamo vivendo, “con la crisi finanziaria globale che segna la fine delle illusioni conservatrici, con lo storico risultato delle elezioni americane, per il PD si apre un’autostrada”. Quanto alla leadership del partito, ha concluso Bettini, “non credo ne esista una più forte di quella di Veltroni. Abbiamo di fronte problemi politici, che affronteremo e risolveremo con la leadership di Veltroni”.
Rosy Bindi ha ribadito l’importanza di “un lavoro più collegiale, anche sulle scelte quotidiane” e Pierluigi Bersani ha esortato ad “ampliare le occasioni di confronto, senza nascondersi i problemi che esistono”.