“Se i cittadini consumatori si faranno prendere dalla paura, le imprese ridurranno la produzione, metteranno parte dei lavoratori in cassa integrazione. E questo significa che molte famiglie non consumeranno piu’ come prima e la crisi si avvitera”’.
Lo ha affermato il presidente Silvio Berlusconi intervenendo all’assemblea degli industriali di Roma, riunita al Teatro 10 di Cinecitta’: “Uscire dalla crisi economica dipendera’ dall’atmosfera che tutti noi riusciremo a creare, dalla volonta’ di non cambiare lo stile di vita e di non rinunciare agli acquisti, non solo dei cittadini italiani ma anche di quelli occidentali. Gli interventi del Governo hanno evitato il panico, tuttavia non possiamo esimerci dal raccontare la situazione reale e le tante difficoltà che ci sono. Ma per evitare che la crisi finanziaria si ripercuota sull’economia reale è necessario che ci sia la volontà dei cittadini a non cambiare le proprie abitudini”.
Nel suo intervento, il presidente Berlusconi ha ricordato:
“Abbiamo ereditato il più alto debito dei Paesi europei e cioè il 106%. Siamo in una situazione più negativa rispetto a quella europea – prosegue – non si dovrebbe dire ora ma credo che si debba tener conto nel considerarla l’eredità che ha ricevuto il nostro governo da quello precedente. Tra le difficoltà abbiamo ad esempio il fatto che i nostri prodotti hanno avuto un calo della convenienza pari al 50%. La situazione è un po’ migliorata ma subiamo la concorrenza di Paesi come l’India dove il costo del lavoro è molto di meno. Questa condizione difficile è comune a tutti i Paesi europei ma noi abbiamo da fare i conti con qualcosa in più, e cioè con il debito ereditato”.
Il premier ha inoltre anticipato:
“Vi annuncio che al prossimo Cipe stanzieremo 16.600 miliardi di euro per le infrastrutture. Serve un nuovo piano infrastrutturale.
Nel nostro precedente governo avevamo preventivato un piano da 125 miliardi, oggi ne servono di più perchè pensate ad esempio ai trafori alpini dove il traffico su Tir è aumentato e questo ha una ricaduta sulle strade e sull’inquinamento. Dobbiamo mettere mano con un grande piano infrastrutturale.Grazie al sistema del federalismo fiscale i contribuenti presenteranno la loro dichiarazione direttamente al loro comune di appartenenza, un luogo dove il loro stile di vita è bene conosciuto. Così speriamo che si facciano delle dichiarazioni dei redditi non lontane dalla verità“.
Silvio Berlusconi ha infine ribadito:
“Abbiamo sufficienti ragioni per essere più ottimisti rispetto ad altri paesi. Siamo stati come governo i primi a lanciare messaggi rassicuranti agli italiani. Il nostro sistema bancario è più saldo di quello di altri paesi europei. Da noi nessuno ha chiesto l’intervento dello Stato. Anzi, se in America avessero preso prima le misure assunte negli ultimi tempi avrebbero evitato il fallimento della Lehman e di altre banche. Abbiamo deciso di rendere strutturale la detassazione dei premi di produttività. In questo modo l’azienda potrà decidere degli aumenti legati all’impegno dei suoi collaboratori. E questo incremento graverà sulla retribuzione non più al 46% ma al 10%. Così si passerà da una contrattazione nazionale ad una contrattazione aziendale”.