Sacconi: Piano in cinque punti per il rilancio dell’economia

di isayblog4 17 views0

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Un piano in cinque punti per il rilancio dell’economia italiana. È quanto ha auspicato domenica il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, durante un convegno organizzato da Forza Italia a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso.
Il primo punto del piano annunciato da Sacconi consiste nel lavorare «attraverso una intensa partecipazione ai tavoli sovranazionali segnalando in particolare la prossima presidenza del G8».
Al secondo punto, il ministro ha indicato la necessità di operare «per la stabilità dei mercati finanziari e degli operatori creditizi».
Terzo, la necessità di «garantire liquidità alle imprese» mentre il quarto punto si pone l’obiettivo di «utilizzare la leva degli investimenti in opere di interesse collettivo mobilitando non solo risorse pubbliche ma anche private per ridurre i ritardi nella logistica e nell’energia».
Il quinto e ultimo tassello del piano è il più attinente al ministero del Welfare: «proteggere i più deboli, i disoccupati, e gli ultimi degli ultimi attraverso la carta acquisti (la cosiddetta social card, ndr) che verrà lanciata entro l’anno. E insieme sostenere i bisogni dei disoccupati e degli ultimi attraverso la carta acquisti e i meriti tramite la prosecuzione della detassazione dei salari aziendali».

Sempre riguardo all’occupazione, per Sacconi il governo si muoverà su due direttrici: sostenere i bisogni di tutti coloro che perdono il posto di lavoro e sostenere il merito di coloro che nel lavoro concorrono ai risultati dell’impresa.
«Questo significa – ha detto Sacconi – da un lato sostenere la disoccupazione attraverso un’estensione della cassa integrazione in deroga, e comunque degli ammortizzatori sociali che danno un sostegno al reddito. Dall’altro, continuare la detassazione dei salari aziendali, cioè di quei salari che comunque si aggiungono al salario del contratto nazionale e che vengono definiti in azienda per favorire le collaborazioni tra imprenditori e lavoratori in modo da superare questa grande crisi».
È attesa per i prossimi giorni la definizione, da parte del Governo e del Parlamento, degli interventi che dovranno essere attuati nei confronti di famiglie, imprese, infrastrutture e banche.

www.ilsole24ore.com

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