I piloti vanno all’attacco. Anpac e Up hanno avviato ieri mattina uno “sciopero bianco” applicando in modo fiscale le regole sui controlli e rallentando, così, i voli.
Per il 25 novembre, invece, intendono bloccare il trasporto aereo: hanno infatti aderito allo sciopero di 24 ore indetto dalla Cub nel gruppo Alitalia, che si andrà ad aggiungere a quello di 24 ore già proclamato dall’Anpac dei piloti Meridiana e di quattro ore (12-16) di quelli Eurofly.
Lunedì prossimo, alle 9, intanto, Anpac e Up assieme alle altre sigle del “fronte del no” – Avia, Anpav e Sdl – hanno indetto una nuova assemblea per fare il punto sulla vertenza Alitalia e decidere eventuali forme di lotta.
È arrivata, ieri, da British Airways un’offerta per una collaborazione commerciale con la Nuova Alitalia, a conclusione della settimana di lavoro tra Cai, Alitalia ed AirOne con il vettore britannico per verificare possibili future sinergie. Saranno quindi Air France-Klm e Lufthansa, sondate nelle due settimane passate, a contendersi l’ingresso al 20% nel capitale di Cai.
La scelta dovrebbe avvenire la prossima settimana, quando è attesa anche la valutazione degli assett di Alitalia da parte degli advisor del ministero dello Sviluppo economico e di Fantozzi, e la decisione di Bruxelles sul prestito da 300 milioni e sulla discontinuità fra vecchia e nuova Alitalia.
Il modello giuridico applicato sul caso della Olympic Airlines potrebbe andar bene per Alitalia, ha detto oggi ad Atene il commissario europeo ai Trasporti, Antonio Tajani.
Lunedì mattina, alle 11, le nove sigle sindacali sono state convocate dal commissario straordinario, Augusto Fantozzi, per un incontro preliminare sull’espletamento della procedura di mobilità e in settimana dovrebbero essere convocate al ministero del Lavoro. Alle 9 di lunedì prossimo, invece, nella mensa di Fiumicino, il “fronte del no” aggiornerà i propri iscritti anche alla luce di un incontro urgentissimo chiesto a Cai per la stesura tecnica dei contratti e per affrontare i criteri di assunzione del personale della Nuova Alitalia, che dovrebbe avvenire molto presto, vista l’imminenza dell’avvio delle procedure di licenziamento collettivo-mobilità di tutti i lavoratori della compagnia.
Naturalmente, hanno ribadito le sigle autonome, il punto di partenza sono gli accordi sottoscritti a palazzo Chigi nel settembre scorso. Un nuovo incontro con Cai è, invece, già fissato per martedì prossimo, 11 novembre, con Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugltrasporti, che il 31 ottobre scorso hanno firmato a palazzo Chigi le intese su contratti e criteri di selezione.
Si dovrebbe entrare nel merito degli argomenti. Le stesse sigle hanno chiesto un incontro anche al ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, per la verifica dello stato di avanzamento dei riflessi industriali contenuti nell’accordo quadro di Palazzo Chigi in relazione alle attività di Ams, Atitech e Alitalia Cargo.
E un’altra lettera con richiesta di incontro è stata inviata al ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, per la verifica dell’impianto degli ammortizzatori sociali per il trasporto aereo, e in particolare per Alitalia.
Ieri, in Alitalia, sindacati e azienda hanno affrontato questioni tecniche sull’insinuazione al passivo per i crediti maturati (tfr, tredicesima mensilità) da parte dei dipendenti che deve avvenire entro il 16 novembre, un mese prima dell’udienza al tribunale fallimentare.
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