Via libera dell’assemblea di Compagnia aerea italiana alla creazione della società per azioni, all’aumento di capitale per 1,1 miliardi rivolto agli attuali soci e in parte ai nuovi e alla nomina del Cda a 15, che farà la proposta per acquisire la parte ‘buona’ di Alitalia. Ma solo qualora tutti gli accordi sindacali fossero stati raggiunti. L’offerta rimarrà comunque sospesa fino all’ottenimento dei provvedimenti della Commissione Europea che attestino l’assenza di aiuti di Stato a vantaggio di Cai e delle decisioni dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, e cioè nella seconda metà di novembre. Mese in cui dovrebbe essere scelto il partner straniero. Il Cda di Cai si riunirà a Roma venerdì prossimo, proprio per deliberare sull’offerta vincolante (durante la riunione saranno attribuiti poteri e deleghe nel Cda). Da parte sua, il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, si attende il rispetto della scadenza del 31 ottobre, perché “non c’è nessuna proroga”. Un eventuale slittamento dell’offerta, ha chiarito, potrebbe avere un impatto sulla situazione finanziaria della compagnia. Alitalia, ha ribadito Fantozzi, ha liquidità sufficiente sino a fine novembre e lo riferirà al tribunale che lo ha convocato. Poi, una sollecitazione all’amministratore delegato di Cai, Rocco Sabelli: “bisogna che cominci ad avere fretta”.
Ad allungare i tempi ha contribuito il confronto con i sindacati. Le parti torneranno ad incontrarsi oggi, dopo aver esaminato i contratti consegnati da Cai al termine dell’ultima riunione conclusa nella notte, e si affronteranno ancora i criteri di selezione del personale (12.639 unità) per la Nuova Alitalia.
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