«Non ci sarà nessun cambiamento nell’azione di governo e della maggioranza – ha dichiarato Berlusconi dopo la manifestazione del PD a Roma – perché questa è una manifestazione per uso interno alla sinistra. Interna corporis, per le loro divisioni e per marciare contro il governo». Ai leader del centrosinistra, che ricordano a Berlusconi di essere sceso in piazza nel 2006, il premier ribatte: «Noi andammo sulla piazza per la prima ed unica volta, perché eravamo disperati, perché nessuno ci stava ad ascoltare, per dire al governo che era insostenibile la pressione fiscale e per chiedere che fossero ricontate le schede elettorali convinti come eravamo e come lo siamo che ci avessero sottratto la vittoria». «Non c’era allora nessuna divisione dei poteri – aggiunge – io come leader dell’opposizione non sapevo a chi rivolgermi, tutte le istituzioni erano dalla loro parte. Comunque per noi quella fu una manifestazione serena e spero lo sia anche per loro, e proprio quella volta nacque il Pdl».
Il premier: «Dovremmo essere uniti». «Un’opposizione che vuole fare qualcosa per il Paese – dice il premier – avrebbe dovuto unirsi a noi, votare provvedimenti per l’utilità comune. Ma questo non è possibile. Si illustrano da soli, scendono in piazza ora che dovremmo essere uniti. Io invidio i socialdemocratici di altri paesi, mentre i nostri questi sono e con questi dobbiamo fare i conti».
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