Il presidente dell’Abi, Corrado Faissola e il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, si sono incontrati per discutere l’attuale situazione economico-finanziaria e fare il punto sui rapporti tra le banche italiane e le imprese del commercio, dei servizi e del turismo, alla luce delle turbolenze e delle difficoltà in atto sui mercati internazionali.
Nel corso dell’incontro, che si inserisce nel quadro dei contatti e del dialogo tra le associazioni di categoria e della collaborazione in atto con le istituzioni, per fronteggiare la situazione determinata dalla crisi americana, Faissola e Sangalli hanno ribadito la volontà delle due Associazioni di “continuare a lavorare insieme, per contribuire a ristabilire un clima di fiducia, indispensabile al rilancio dell’economia, e non far mancare il credito alle imprese che ne hanno bisogno”.
Il presidente dell’Abi, Corrado Faissola, ha sottolineato che “il settore bancario italiano si sta dimostrando solido e stabile e non sta facendo mancare il proprio sostegno all’economia e alle imprese dei vari settori produttivi, come dimostrano i tassi di crescita degli impieghi intorno al 10%. La coesione e il lavoro comune, anche con le istituzioni, è la migliore ricetta per fronteggiare questo periodo di difficoltà e mettere a punto gli eventuali interventi ed iniziative utili al credito e far sentire effetti positivi sull’economia reale”. Il presidente Sangalli ha invece evidenziato “una crescente preoccupazione delle imprese, soprattutto PMI, che tuttavia non si è tradotta ancora né in panico, né in crisi generalizzata di fiducia nella tenuta del sistema bancario, grazie anche alla tempestività delle iniziative varate a livello italiano ed europeo per rafforzare la tenuta delle banche di fronte all’onda d’urto della crisi; in ogni caso bisogna scongiurare la possibile ipotesi che le imprese vengano strette nella morsa della ‘bassa crescita’ e della difficoltà di accesso al credito”. Per continuare a monitorare gli sviluppi della situazione, i presidenti di Abi e Confcommercio hanno concordato di fissare un nuovo incontro, a delegazioni allargate, nei prossimi giorni.