“E’ un metodo irragionevole”. Con queste parole il presidente Berlusconi ha definito il modo di procedere dell’Unione europea sul pacchetto clima ed energia, sul quale il nostro governo tiene il punto seguito da oltre dieci Paesi dell’Unione Europea:
“Non possiamo noi, il paese piu’ manifatturiero d’Europa con la Germania, fare il Don Chisciotte e caricarci di un costo che deprimerebbe la nostra economia in un momento di crisi come questo”. Silvio Berlusconi ha controbattuto alle polemiche che arrivano dall’opposizione che “non guarda agli interessi del paese, ma solo al proprio tornaconto politico” sul pacchetto clima. Sul tema dello smaltimento dei rifiuti e del nucleare, il premier ha sottolineato che serve una legge “con regole rigide e severe” contro chi deposita rifiuti per strada, “contro chi imbratta i muri” di Napoli e di tutte le citta’ d’Italia e “contro chi pensa che le strade, le piazze delle nostre belle citta’ siano dei posti dove si puo’ gettare di tutto. Stiamo lavorando per produrre energia nucleare, ci vorranno ancora sette anni per avere la prima centrale e nel frattempo pagheremo l’energia il 35 per cento in piu’ della media degli altri e piu’ del 50 per cento dei nostri cugini francesi”. Rimane nel cassetto invece per ora il decreto ad hoc sui rifiuti che doveva essere approvato gia’ nell’ultimo Consiglio dei ministri. Berlusconi spiega si’ di aver rinviato la decisione “a causa dell’impegno sulla crisi finanziaria” ma che presto ripartira’ l’iter del provvedimento con l’obiettivo di fare di Napoli “la citta’ piu’ pulita d’Italia, di un’Italia decorosa e pulita”