Dai sei agli otto miliardi: è questo l’ammontare dei finanziamenti che dovrebbero arrivare alle banche italiane dalla Bei, la Banca europea per gli investimenti, per essere destinati al sostegno delle piccole e medie imprese. Lo hanno annunciato il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti nella conferenza stampa seguita alla riunione del Consiglio europeo che si è svolto a Bruxelles.
“Da noi – ha detto Tremonti – si chiede in tante sedi di finanziare la piccola e media impresa. La nostra risposta è che un’enorme linea di credito della Bei è destinata, a partire da settembre, proprio alla piccole a media impresa. Dunque quella domanda giusta ha per noi già una risposta che riteniamo giusta. Sono quasi 40 mld di euro, come minimo 30 mld di finanziamento addizionale alle piccole e medie imprese”. “Pensiamo – ha aggiunto Berlusconi per quantificare i soldi della Bei destinati all’Italia – che possano arrivare alle banche italiane dal 15% al 20% su un totale di 40 mld”.
“Non esistono più vie nazionali per le misure di sviluppo, ma solo vie europee”., ha osservato Tremonti, aggiungendo che il governo punterà molto alle politiche degli investimenti e delle infrastrutture. Berlusconi, da parte sua, ha sottolineato che il Consiglio europeo ha ribadito l’invito alla Bei per sostenere “la realizzazione delle infrastrutture, la copertura e le garanzie anche per la gestione dei crediti forniti dalle banche per i progetti di singole imprese”.
“La crisi è in atto – ha proseguito Tremonti – e non ha solo una fase e una forma, ha molte cause, molte fasi, molte forme. Noi pensiamo che la crisi sul settore finanziario, specificatamente bancario, sia stata contenuta con i provvedimenti americani ed europei dei giorni scorsi. Quel tipo di crisi, la più devastante e che avrebbe colpito i meccanismi nevralgici del sistema, possiamo ragionevolmente dire che è stata contenuta e superata. Il resto della crisi – che è la crisi sull’economia reale, sui meccanismi della produzione materiale, reale, industriale – è in atto in tutto il mondo ed è ancora attesa per molti effetti. La crisi è stata globale e generale, c’è in tutti i comparti. Per quanto riguarda l’Italia riteniamo che il sistema bancario e finanziario sia nel suo insieme patrimonializzato e liquido, pur in questa crisi. Abbiamo fatto la Finanziaria triennale proprio perché pensavamo che fosse opportuno mettere in sicurezza i conti pubblici e i risparmi delle famiglie. Credo che a questo punto sia fondamentale guardare agli elementi dell’economia reale. Detto francamente – ha concluso Tremonti – non esistono vie nazionali, esistono solo vie europee. Siamo un continente, abbiamo un mercato, una moneta, una comune politica di bilancio, articolata per paese. Se c’è da sostenere l’economia reale il meccanismo fondamentale, principale, è un meccanismo europeo o in ogni caso un meccanismo concordato insieme in Europa”.
Il ministro aveva ribadito che con la crisi dei mutui “il mondo è cambiato”. Anzi, ha aggiunto, rispetto “a qualche ora fa è cambiato tutto”. Per questo motivo, ciò che prima sembrava una eresia, come gli aiuti di Stato alle imprese in difficoltà, ora non lo è più. “Ieri erano un peccato mortale – gli ha fatto eco Berlusconi – oggi gli aiuti di Stato sono un imperativo categorico subito invocato”.
Tremonti ha anche ricordato che nel trattato di Roma “c’è un ampio spazio per politiche industriali. Poi certe interpretazioni hanno portato al sopravvento del mercato”.
Tremonti ha inoltre annunciato che il governo italiano “modificherà la propria legge sull’Opa seguendo lo schema europeo”. Al vertice, ha detto, non si è parlato di Opa ma a Roma il cambiamento della legge “è oggetto di discussione”.
Infine, il ministro ha assicurato che a dicembre sarà in mano alle famiglie meno abbienti la “social card” che consentirà loro di fare acquisti nei supermercati e usufruire di sconti sui prodotti di prima necessità e di accedere alle tariffe agevolate sulle bollette energetiche. “La social card arriverà a dicembre e sarà retroattiva di due mesi. Stiamo concludendo gli accordi con le categorie per gli sconti e per ottenere le tariffe Enel agevolate”.
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