Secondo il bollettino statistico della Banca d’Italia, continua la contrazione dei consumi e sale il costo dell’indebitamento delle famiglie. Nel secondo trimestre la spesa delle famiglie è calata dello 0,3% sul precedente e la debolezza permane anche per i mesi estivi. Secondo Bankitalia, “la debolezza dei consumi ha riflesso la modesta crescita del reddito disponibile reale delle famiglie, aumentato nel primo semestre dell’anno di circa lo 0,5% rispetto al primo semestre del 2007. L’aumento del reddito nominale, stimabile nel 4% e riconducibile soprattutto a quello dei redditi da lavoro dipendente, a seguito di alcuni rinnovi contrattuali, non si e’ tradotto in un più consistente incremento del potere d’acquisto delle famiglie a causa dell’accelerazione dei prezzi al consumo innescata dai rincari delle materie prime energetiche e alimentari”. Il bollettino di Bankitalia rileva inoltre che anche nel secondo trimestre “il debito delle famiglie in rapporto al reddito disponibile si è contratto di 0,5 punti percentuali al 48,9%, livello uguale a quello di un anno prima”. La riduzione ha riguardato soprattutto la componente a medio e lungo termine. Il bollettino poi mostra che il rapporto tra debito delle famiglie italiane e Pil (33,7%) “continua ad essere molto basso nel confronto internazionale pari a circa la metà del livello medio nell’area euro e a un terzo di quello osservato negli Stati Uniti e nel Regno Unito”. Aumenta però il costo del debito. Nei dodici mesi terminati a giugno gli oneri sostenuti dalle famiglie hanno raggiunto l’8,2% del reddito disponibile (un punto in più sull’anno prima) e l’aumento e’ dovuto per oltre la metà ai maggiori rimborsi di capitale, per il resto ai tassi più alti”.
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