“L’applicazione del Patto di stabilità dovrà riflettere l’eccezionalità delle condizioni in cui ci troviamo”. Il presidente francese Nicolas Sarkozy chiude così il vertice del G4 a Parigi sulla crisi finanziaria, promettendo sanzioni “per i responsabili del crack” e annunciando “sostegno” per le banche europee in difficoltà. “Ogni governo si muoverà, secondo i metodi propri, ma in modo coordinato con gli altri stati europei” spiega Sarkozy. Non è un vero e proprio “piano Ue” per le banche continua il premier francese, ma è una prima risposta per evitare che la crisi faccia sentire i suoi effetti devastanti. Una crisi globale ed infatti i 4 lanciano la proposta di un vertice internazionale da tenere “il prima possibile” per rivedere le regole alla base dei mercati finanziari. ” Dobbiamo rifondare tutto il mercato finanziario mondiale. Tutti gli operatori devono essere coinvolti – aggiunge Sarkozy – In tempo di crisi c’è bisogno di una task force sulla supervisione in cui sono rappresentate le banche centrali e i ministeri delle finanze dei diversi Paesi”.
Dal vertice esce così una chiara volontà di trovare tutti insieme una via d’uscita dalla crisi, per dare un messaggio forte che rassicuri i mercati e i risparmiatori. Un’intenzione che la stessa cancelliera tedesca Angela Merkel aveva detto senza giri di parole arrivando a Parigi: “L’Unione europea deve mostrare la volontà di presentare una soluzione alla crisi dei mercati finanziari poichè questo rassicurerà tutti i contribuenti”.
E adesso, visto l’emergenza finanziaria, dai 4 di parigi arriva la richiesta di una maggiore “flessibilità” della Commissione Ue. Che dovrà sommarsi, spiega Sarkozy, ad “una revisione delle regole contabili” delle banche e degli istituti finanziari europei. ‘L’Europa esiste e offre una risposta alla crisi finanziaria mondiale” commenta Sarkozy.
‘E’ emersa la volontà dell’Ue di garantire i risparmi dei cittadini e preservare la fiducia nel nostro sistema bancario” dice Silvio Berlusconi che punta l’indice sui controlli in Europa che si sono rivelati “inadeguati”.
Soddisfatto anche il presidente della Banca centrale europea, Jean Claude Trichet, che definisce “importanti” le decisioni assunte e si dice convinto che porteranno a “un rafforzamento in direzione della fiducia”. Mentre dal presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker arriva una secca risposta alla richiesta di maggiore flessibilità del patto di stabilità: “Deve essere rispettato nella sua interezza”. E sul destino di quei vincoli economici si concentra anche Berlusconi: “Cercheremo di rispettarli, ma con questa crisi…”.
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