Il PD cerca di mediare fra Confindustria e sindacati sulla riforma della contrattazione

di isayblog4 39 views0

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I contratti dei lavoratori italiani al centro delle preoccupazioni del PD. Walter Veltroni ha incontrato Emma Marcegaglia, presidente di Confidustria per valutare lo stato della trattativa sulla riforma del modello contrattuale, dopo la rottura avvenuta nei giorni scorsi con la Cgil. “Ovviamente non abbiamo parlato del tempo”, ha esordito sorridendo Emma Marcegaglia al termine di questo colloquio di circa un’ora nella sede del PD, durante il quale, insieme ad Alberto Bombassei e a Maurizio Beretta, oltre a Veltroni, ha incontrato alcuni esponenti del Governo ombra del PD, Pierluigi Bersani, ministro dell’Economia, Enrico Letta, ministro del Welfare e il vicesegretario del PDDario Franceschini. Lunedì Veltroni ha in programma di incontrare anche i segretari di Cgil, Cisl e Uil. Un incontro esplicativo da entrambi le parti per chiarire posizioni e soprattutto per ribadire l’interessamento forte e concreto del PD di fronte ad una riforma che interessa milioni di lavoratori. Il PD, infatti, segue con attenzione la vicenda relativa alla riforma della contrattazione, con l’obiettivo di dare un contributo positivo ad un accordo Un’opposizione responsabile che cerca la mediazione nell’interesse degli italiani, così come avvenuto per Alitalia, quando il segretario del PD, pur mantenendo alcuni elementi di forte criticità nei confronti del governo su come ha gestito tutta l’operazione, è intervenuto rilanciando la trattativa tra la Cai e le parti sociali. Una mediazione altrettanto importante anche in questo dopo la rottura avvenuta mercoledì scorso dopo che Epifani ha bocciato senza appello la proposta di riforma messa sul tavolo dagli industriali, non lasciando alcun margine di manovra alla trattativa. E la Marcegaglia ha fatto sapere di “valutare l’ipotesi di una firma senza la Cgil”, mentre alcune “aperture importanti, venivano apprezzate da Cisl e Uil”.

“Abbiamo spiegato – ha spiegato al termine dell’incontro la Marcegaglia – in modo chiaro le nostre posizioni, e che la nostra proposta non significa una riduzione del salario, ma anzi un aumento legato alla produttività. Abbiamo anche sottolineato l’apertura del nostro documento, ma quello che non possiamo accettare è un meccanismo come quello proposto dalla Cgil che è la scala mobile”.

Da parte di Confidustria, ha chiarito la presidente, non c’è l’intenzione di “imporre veti” piuttosto evidenziate le “aperture importanti del documento” di Confindustria che considera però” il meccanismo riproposto dalla Cgil di un ritorno alla scala mobile inaccettabile”.

Epifani ha comunque rilanciato la necessità di un confronto con tutti gli altri sindacati per chiarire tutte le divergenze su questa riforma: “Sarebbe oggi opportuno sedersi ad un tavolo con Cisl e Uil, per dire il come e il perché delle diverse valutazioni. Esistono differenze che non vengono da oggi, ha aggiunto, “ma credo che sarebbe utile un confronto”. Per il segretario della Cgil la “trattativa è esaurita perchè sulle proposte degli industriali non ci siamo proprio. Ma resteremo fino alla fine per svolgere la nostra funzione e anche per rispetto degli interlocutori e di Cisl e Uil.

Epifani ha quindi ribadito di gradire “una raffigurazione del sindacato che dice e spiega il perché della propria posizione, anche perché solo in questo modo si può portare avanti il confronto, “altrimenti i lavoratori non capiscono”.

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