“I rischi per l’Italia restano contenuti” e questo vale per banche e assicurazioni. Inoltre “le banche hanno una liquidità adeguata”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, intervenendo in Aula alla Camera.
“Il Comitato per la stabilità dei mercati – ha aggiunto Tremonti – ha ritenuto opportuno continuare a mantenere sotto costante osservazione la situazione”.
Il ministro ha spiegato che “al fine di proteggere il mercato italiano da attacchi di natura speculativa che trovano alimento dal perdurante clima di incertezza del sistema finanziario internazionale, il ministro dell’Economia e delle finanze d’intesa con il governatore della Banca d’Italia si è impegnato ad adottare le misure necessarie per garantire la stabilità del sistema bancario e per difendere i risparmiatori”.
Per affrontare la crisi dei mercati finanziari, ha quindi ricordato Tremonti, “sul piano internazionale, la nostra azione è svolta a tutti i livelli in stretto contatto con i principali partners e nei diversi formati istituzionali”.
Dopo gli interventi di mercoledì della Commissione Europea, ha elencato il ministro, “sabato pomeriggio a Parigi è stata convocata dal Presidente Sarkozy la riunione dei quattro Capi di Stato e di Governo dei membri europei del G7, con Francia e Italia, la Germania e il Regno Unito. Subito dopo, lunedì e martedì a Lussemburgo – prima in formato Paesi dell’Eurozona poi in formato UE a Ventisette – saranno i ministri delle Finanze ad approfondire la situazione e a coordinare la loro azione. La settimana prossima, venerdì 10, confronteremo a Washington i nostri elementi d’informazione e di valutazione e le nostre prospettive di azione, in ambito Ministri delle Finanze del G8”.
Tremonti ha poi illustrato il disegno di legge finanziaria per il 2009.
La “congiuntura rimane caratterizzata da un elevato grado di incertezza”, ha detto spiegando che la nota di aggiornamento del Dpef ha ridotto di quasi mezzo punto le previsioni di crescita per il 2008, scese da +0,5% a +0,1%.
Nonostante questo “il Governo conferma il percorso del Dpef 2009-2013 ed il sostanziale pareggio nel 2011” ha aggiunto Tremonti.
Il ministro ha ricordato inoltre che “a partire dall’ultimo trimestre del 2007 l’economia italiana ha mostrato un andamento sostanzialmente stagnante. Nel secondo trimestre di quest’anno si è manifestata una contrazione del Pil. Tutte le componenti della domanda hanno frenato”.
La spiegazione è nella concatenazione di alcuni “fattori negativi: il rincaro dei beni energetici ed alimentari, che ha inciso sui consumi delle famiglie; l’apprezzamento dell’euro, che ha indebolito la domanda estera e una correzione superiore alle attese nel settore delle costruzioni. In generale, la congiuntura economica rimane comunque caratterizzata da un elevato grado di incertezza”.
“La riduzione della pressione fiscale resta un obiettivo del Governo” ha poi sottolineato il titolare del Tesoro evidenziando come dall’insediamento dell’Esecutivo sia passata solo una manciata di mesi e come dunque, se le tasse ancora non sono state abbassate, è solo perché si è preferito prima “mettere in sicurezza” i conti dello Stato. Poi si procederà, ha assicurato, la riduzione delle tasse.
“Una comunicazione burocratica, un’occasione persa per il Governo”, ha commentato il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini intervenendo in Aula, subito dopo il ministro dell’Economica.
Casini ha sottolineato in particolar modo come il titolare del Tesoro non sia intervenuto in modo ampio sulla crisi finanziaria internazionale: “Ha reputato inutile parlare della grande crisi finanziaria, preferendo trincerarsi dietro una comunicazione burocratica. E’ un’occasione persa in particolare per il Governo”.
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