Veltroni (Pd): Su Alitalia e dialogo, da Berlusconi solo bugie

di isayblog4 15 views0

Spread the love

“Sulla volontà di dialogo con l’opposizione per fare le riforme, così come sulla vicenda Alitalia c’è una costante nel comportamento di Silvio Berlusconi: dire quasi sempre bugie”. Lo ha sostenuto il segretario del Pd, Walter Veltroni, chiudendo il seminario del gruppo al Senato tenutosi a Frascati. “Tutti i comportamenti del governo – ha affermato Veltroni – sono andati quasi sempre in direzione opposta rispetto alle dichiarazioni sulla volontà di dialogo e di confronto annunciata da Berlusconi”. Paradossali le ricostruzioni fatte dal premier sullo sviluppo della vicenda di Alitalia: “Il presidente del Consiglio racconta bugie su Alitalia. Il Paese deve sapere che la maggior parte delle cose che dice Berlusconi sono balle”.

In particolare a destare sconcerto sono state le dichiarazioni di Berlusconi, riportate oggi da alcuni quotidiani, secondo il quale Veltroni avrebbe ostacolato la buona riuscita della trattativa per il salvataggio di Alitalia, mentre sarebbe stato D’Alema a determinare un certo cambiamento di vedute dentro il Partito Democratico. Parole smentite prontamente dallo stesso D’Alema, che ha affermato di aver “letto con stupore le dichiarazioni di Berlusconi che non corrispondono al vero. I fatti descritti non corrispondono al vero, perché ero negli Stati Uniti in altre faccende affaccendato quando si è conclusa la vicenda Alitalia. Con un esito che noi abbiamo giudicato positivo e per cui si è adoperato anche Veltroni”.

Ad elencare le “balle” di Berlusconi sulla vicenda Alitalia è lo stesso segretario del PD Walter Veltroni. “E’ arrivato a dire che Epifani voleva firmare l’accordo, mentre era contrario a firmarlo prima delle nuove aperture poi arrivate dalla Cai. La seconda balla è che io mi sarei interessato e che avrei fatto il diavolo a quattro perché quell’accordo non fosse firmato. Chi mi conosce sa che un comportamento del genere mi è estraneo”. La terza ‘balla’, appunto, “è che D’Alema mi avrebbe telefonato per chiedere se, per caso, non fossi impazzito”. Ben altra è la verità su Alitalia: “Ho gestito con riservatezza quella vicenda – ha spiegato Veltroni – cercando di mettere insieme quello che si era rotto: ricordo che stiamo parlando della giornata di martedì, quando Cai aveva ritirato l’offerta”.

Secondo il segretario del PD, comunque, “le bugie che Berlusconi racconta fanno parte di una strategia di contrapposizione frontale mentre in un sistema democratico si convive con le opposizioni, non le si insulta e non le si aggredisce”. Per Veltroni “il governo scambia il governare con la presa di potere e quindi tutto ciò che non è omogeneo è un fastidio da rimuovere. Il mio è un invito alla moderazione: smettete di occuparvi del potere e tornate a governare l’Italia”.

Quanto all’azione politica del partito, Veltroni ha invitato i democratici a “mantenere il contatto con la vita reale degli italiani” e ha rivendicato il fatto che “il PD rappresenta gli strati sociali più dinamici e quelli maggiormente bisognosi di giustizia sociale. Loro fanno lobby, noi siamo sempre di più la forza del popolo”. Il leader democratico ha inoltre ribadito di “non aver assolutamente cambiato idea” rispetto al discorso del Lingotto. “Ricordo le mie parole, anche allora parlai del rischio di una crisi democratica. Poi, dopo le elezioni, abbiamo responsabilmente offerto la nostra disponibilità alla maggioranza per riscrivere le regole del gioco. Da allora le scelte del governo sono state tutte sbagliate: nei rapporti con l’opposizione, con i sindacati, con la magistratura, nei confronti del Parlamento si sono comportati come chi pensa di aver raggiunto la presa del potere. Ma devono ricordare che loro non hanno raccolto il voto della maggioranza degli italiani. Dovrebbero averlo sempre bene a mente”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>