Intristisce “quando, dal mondo politico, “arrivano segnali” che “alimentano un clima di paura e di intolleranza, tanto che nella dimensione locale del vivere si accentuano tendenze di chiusura autarchica e di arroccamento sociale”.
Sono le parole usate dall’Osservatore Romano che con una nuova e dura presa di posizione critica le recenti misure adottate dal Governo Berlusconi in tema di immigrazione. Un nuovo attacco, in cui il settimanale cattolico ribadisce a chiare lettere che questo governo alimenta un clima di intolleranza.
“Sono i segnali – scrive in prima pagina don Vittorio Nozza, direttore della Caritas – che arrivano dal Parlamento europeo e dal patto per l’immigrazione e il diritto d’asilo che dovrebbe essere adottato dal vertice europeo dei capi di Stato e di Governo del prossimo 15 ottobre. Con possibili eccezioni e corsie preferenziali per i lavoratori altamente specializzati”. Per il settimanale è chiaro che quei sentimenti di accoglienza, fratellanza, amicizia, tolleranza con queste norme non saranno più condivisibili. Perchè in atto c’è “un giro di vite anche in Italia sui ricongiungimenti e per i richiedenti asilo. Tolleranza zero contro gli irregolari, ma anche qui con eccezioni in base alle nostre convenienze. Tendenze che non meravigliano in questo primo segmento del terzo millennio in cui c’è sempre meno memoria e scarsa speranza. In cui la vita è sempre più ‘usa e getta’, più che curata e vissuta. Con i deboli e i poveri costretti a pagare due volte”.
“Ci si deve interrogare – spiega don Nozza- circa i cambiamenti culturali in atto. E’ evidente che il solo appello -pur necessario- ai valori presenti nella cultura istituzionale e nel diritto internazionale (si prenda il caso dell’asilo) non sono più considerati valori comuni”. Anzi dalla politica di centro destra arrivano continuamente esternazioni che invece spingono verso la paura, l’odio, l’intolleranza e la xenofobia . Il governo durante tutta la campagna elettorale non ha fatto altro che giocare sulla paura e il senso di insicurezza dei cittadini, facendone un vero e proprio cavallo di battaglia con conseguenze disastrose per gli immigrati, che vivono nel Paese onestamente e desiderosi di integrarsi tranquillamente.
“È urgente – afferma don Nozza – una rinnovata tensione e azione pedagogica. In quest’ottica deve essere chiaro che quando la Chiesa predica i valori di rispetto della dignità, solidarietà, condivisione tra i popoli, di incontro tra le culture e le religioni non fa battaglie politiche ma – a partire dai principi evangelici e dall’azione che dispiega giorno per giorno – precisa solo i presupposti sui quali la politica deve costruire. Si tratta di un contributo morale, culturale, di esperienza, di disponibilità del quale, a nostro avviso, la politica ha bisogno”.
Un monito per tutta la politica in particolare per quella di centro destra da sempre conservatrice e che in nome di questo conservatorismo lancia segnali che fomentano la paura verso l’immigrato e il diverso. “Intristisce quando, dal mondo politico – conclude l’Osservatore Romano – arrivano segnali contrari che – per mitigare le frustrazioni di chi vede riflesse nell’altro, nel diverso le proprie insicurezze- alimentano un clima di paura e di intolleranza. Tanto che nella dimensione locale del vivere si accentuano tendenze di chiusura autarchica e di arroccamento sociale”.
Marco Minniti, ministro degli Interni del Governo Ombra del PD si augura che “questa volta il governo dimostri sensibilità e capacità di ascolto dopo l’autorevole monito dell’Osservatore romano. Per minniti è chiaro che “a tutto ciò non si può continuare a rispondere, come si è fatto sinora, con una semplice alzata di spalle”, ma invece bisogna comprendere che considerare la grande questione dell’immigrazione come un problema esclusivamente di ordine pubblico non funziona, si rischia di impoverire il nostro Paese sul terreno dei principi di civiltà e sui diritti. E nello stesso tempo di non mettere in campo una produttiva azione di contrasto come dimostra il significativo aumento degli sbarchi nel nostro paese”. Non c’è dubbio per il ministro ombra che “sicurezza e solidarietà sono due facce della stessa medaglia. A questo punto Minniti invita il governo ad avere “meno spocchia su temi così delicati e complessi“.
Per Giorgio Tonini, senatore e coordinatore del PD, “dalla Chiesa giungono segnali importanti: dopo il pronunciamento della Cei sui diritti umani calpestati, ora arrivano critiche di merito alle politiche del governo sul terrenodell’immigrazione. Sono preoccupazioni che condividiamo e di cui governo e maggioranza devono tener conto. Come PD, ribadisce Tonini, “condividiamo l’allarme per questi fenomeni, che stiamo denunciando e combattendo in Parlamento e nel Paese”. Mentre, osserva ancora Tonini “stupisce l’indifferenza e il silenzio di quanti, nella maggioranza, dicono di ispirarsi ai principi e ai valori cristiani e colpisce anche l’incapacità di vedere i guasti drammatici che simili politiche aprono anche nelle coscienze dei cittadini: la lotta a razzismo e intolleranza dovrebbero essere compito primario di chi si ispira alla Costituzione”.
www.partitodemocratico.it