Fit-Cisl: Cai unica strada percorribile

di isayblog4 20 views0

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È chiaro a tutti che ad oggi l’offerta Cai, ancorché ritirata, è l’unica che ci consente di avere una sensata possibilità per evitare il fallimento di Alitalia. È quanto sostiene il Segretario Nazionale Responsabile Trasporto Aereo Fit-Cisl Claudio Genovesi.
Le conseguenze per i dipendenti di Alitalia nonché per i lavoratori dell’indotto e per l’intero Paese sarebbero in ogni altro caso nefaste per i dipendenti e finirebbero per produrre -ribadisce Genovesi- miglia glia di licenziamenti.
Lo stop alla trattativa fino ad oggi determinato -prosegue Genovesi- fa mancare di fatto ogni positiva prospettiva sia per quei lavoratori che dovrebbero diventare dipendenti della Cai, sia per quelli della manutenzione (Atitech e AMS) e del settore cargo, come pure per quei lavoratori in esubero cui si è pensato di intervenire con ammortizzatori sociali specificatamente messi a punto.
Il sindacato -ribadisce Genovesi- è tenuto, in questo frangente a svolgere la sua funzione primaria di tutela degli interessi dei lavoratori che ad essi hanno affidato diritti ed istanze.
La Fit-Cisl -annota Genovesi- sollecita pertanto la Cai a confermare l’offerta e a definire, così come previsto dallo stesso piano industriale, la presenza nella cordata di una alleanza internazionale di elevato profilo, come più volte garantito dagli stessi vertici della Cai. L’individuazione di un partner strategico di primaria importanza nell’ambito del trasporto aereo, a partire dalla stessa Lufthansa, consente infatti di offrire una concreta prospettiva di rilancio e di sviluppo alla nuova Alitalia.
Riteniamo -precisa Claudio Genovesi- che in questo contesto possano essere soddisfatti quegli obiettivi che sempre la Fit ha segnalato circa la dimensione della Compagnia, un modello di business multi hub, la conoscenza del mercato, la possibile integrazione di network, un modello societario, infine, improntato alla ricerca di una più ampia partecipazione, nonché autonomie e prerogative di impresa affidate al management e in grado di valorizzare le risorse umane che entreranno a far parte di questo progetto.
La gravità della situazione -conclude il Segretario Nazionale della Fit-Cisl- ci impone di non lasciare nulla di intentato perché prevalgano i sì e la voglia di costruire sulla politica dei veti che non produce alcun risultato.

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