Giorni contati per Alitalia, ma si riaccende la speranza che possa riaprirai la partita con la Cai.
Il presidente e l’amministratore delegato, Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, sono stati infatti convocati a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta.
E anche il Presidente della Camera Gianfranco Fini, in mattinata, ha parlato di spiragli: “Per Alitalia ci sono, almeno per qualche giorno, dei piccoli spiragli – ha detto.- Tutti coloro che hanno a cuore le sorti della compagnia di bandiera devono lavorare perchè questi spiragli restino aperti e si allarghino sempre di più”.
Intanto il segretario del Pd Walter Veltroni ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in cui viene indicata una serie di proposte del Pd per affrontare la situazione di grave crisi della compagnia di bandiera.
Secondo il segretario del Pd sono tre le “strade possibili”: “che la Cai faccia un passo in avanti verso le posizioni espresse dai sindacati, come le indubbie condizioni di vantaggio ad essa offerte dal decreto del governo consentono e richiedono; che ci si attivi per riprendere i fili di quei negoziati con soggetti esteri, che, da soli o con Cai, potrebbero acquisire, rispondendo al bando tardivamente pubblicato dal commissario, un ruolo rilevante nella salvezza e nello sviluppo di Alitalia; che il commissario, in rappresentanza di Alitalia, e su preciso mandato del Governo, concluda immediatamente e positivamente una intesa con tutti i sindacati consentendo così poi a Cai e/o a compagnie aeree straniere di acquisire Alitalia, garantendone la sopravvivenza”.
“Il nostro giudizio sulla vicenda della nostra compagnia nazionale- spiega Veltroni- è molto severo ma questo non ci impedisce di operare positivamente, come sempre, nell’interesse esclusivo del Paese”.
La linea del Governo rimane al momento quella tenuta in questi giorni: l’unica strada possibile di salvezza per Alitalia è costituita dal consorzio Cai.
“Siamo alla disperazione –insiste il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli.- L’unica speranza oggi è che i sindacati firmino in modo da consentire al Governo di provare a convincere Cai a fare un passo indietro. Anche l’idea dei piloti di mettere a disposizione il loro Tfr non potrebbe aiutarci a raggiungere cifre sufficienti per rilanciare la compagnia”. “Allo stato – ha concluso Matteoli – non c’è nessuna offerta”.
Il presidente dell’ Enac, Vito Riggio, ha comunque ribadito che o il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, presenta entro giovedì un piano di emergenza oppure la licenza per l’aviolinea sarà sospesa: “Francamente – ha spiegato – ho suggerito al commissario di non fare cose azzardate, perché le compagnie aeree devono avere affidabilità”.
“Lui stesso – ha aggiunto Riggio riferendosi a Fantozzi – ha convenuto che in assenza di offerte realistiche e concrete chiederebbe la sospensione dei voli”.
Quanto agli slot, in caso di sospensione della licenza, Riggio spiega che “nel momento in cui Alitalia si ferma i suoi slot restano congelati per un tempo breve” e, considerando che “la stagione invernale comincia il 25 ottobre, già hanno o stanno facendo domanda tutte le compagnie europee”.
Contemporaneamente, il presidente dell’ Anpac, Fabio Berti, smentisce di aver riferito che per i piloti era rischioso volare in queste condizioni di particolare stress legato alla vicenda Alitalia. “Il riferimento ai pericoli legati alla sicurezza – precisa Berti – era legato esclusivamente a ipotetici futuri contratti che non tengano sufficientemente in considerazione i livelli di fatica e stress degli equipaggi”.
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