Aria di nervosismo in casa Pdl. Nonostante la crisi economica e sociale dell’Italia, il dramma di Alitalia, il leader del Pdl e Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, va all’attacco del PD e del suo segretario Walter Veltroni, Un nervosismo conseguente al discorso di Veltroni in chiusura della Scuola estiva del PD tenutasi nei giorni scorsi in Toscana, a Cortona, dove il segretario attaccava duramente le politiche del governo di centrodestra, poco interessate a sostenere le famiglie più deboli e come al solito volte a proteggere solo e unicamente gli interessi del premier .
Così il Cavaliere nel suo discorso al comitato costituente del Pdl in corso a Roma al Tempio di Adriano si è lanciato in una dura e pensate invettiva contro Veltroni, ritenendolo un “leader inesistente” nonostante “avesse cominciato bene” e accusando i democratici di scegliere “la stessa linea e i vecchi vizi della loro provenienza storica”. Non solo, dopo il discorso di Veltroni di Cortona, Berlsusconi mette la parola “fine” a qualsiasi possibilità di dialogo con il PD: “Dimentichiamo ogni speranza di poter collaborare con loro, dovrà passare ancora un’altra generazione prima di poter dialogare, perché i protagonisti di oggi sono posseduti da invidia e odio di classe”. Ne suo attacco al PD, il premier, forte dei sondaggi che per ora lo danno ancora in una fase di luna di miele con gli elettori, dichiara di essere convinto che “questa sinistra non andrà al governo per i prossimi 10-15 anni”.
Immediata la replica del PD. “Le dichiarazioni di Berlusconi e di altri esponenti della destra sono gravissime politicamente e offensive sul piano personale” ha subito risposto Goffredo Bettini, coordinatore del PD, secondo il quale “si attacca Veltroni in modo virulento per coprire i fallimenti del governo”. Uno di questi fallimenti, per citarne solo uno, è proprio “Alitalia che si trova nel caos dopo che la destra nei mesi passati ha affossato l’intesa con Air France, che avrebbe mille volte di più tutelato
l’azienda ed i lavoratori”. La verità è un’altra, rileva ancora Bettini: “La verità è che ogni loro promessa ancora una volta sta risultando vana: le tasse sono aumentate, il caro-vita non è sotto controllo, nulla è stato deciso per una ripresa dell’economia, mentre pagano in modo intollerabile i giovani, i pensionati, i salariati e tutti coloro che vivono con un reddito fisso”.
Per Anna Finocchiaro, presidente dei senatori PD, “stiamo assistendo davvero ad uno spettacolo paradossale. Perchè un Presidente del Consiglio, con un consenso che raggiunge ormai il 110% e che sta costruendo, attraverso un processo profondamente democratico, un grande partito (attraverso riunioni di 45 minuti buone solo per i TG), sente il
bisogno di attaccare frontalmente Veltroni e il PD? Evidentemente perché egli stesso ha paura che sotto il vestito non ci sia niente”. Infatti la Finocchiaro ripete che “siamo di fronte a un governo che discute una manovra finanziaria di 34 miliardi in un una riunione di 10 minuti, che considera il Parlamento un luogo dove bisogna
solo timbrare la volontà di Berlusconi; che sta sfasciando la Scuola con decisioni tali che preoccupano tutte le famiglie italiane, che sta gestendo la vicenda Alitalia al limite dell’irresponsabilità. Per non parlare dei
temi della giustizia, della sicurezza e del fantomatico federalismo fiscale finora buono solo per i riti della Lega sul Po.
Per la presidente dei senatori PD non c’è dubbio che “Berlusconi sa bene queste cose e per coprire le proprie magagne non trova niente di meglio che attaccare il PD e il suo segretario attribuendo all’opposizione responsabilità che non ha”.
Il Pdl è nervoso, osserva Bettini perché “non solo il Partito democratico è bene in campo (altro che inesistente!), ma perché la sua opposizione sta mordendo e convincendo, come si vedrà nella grande manifestazione di popolo del 25 ottobre a Roma”.
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