Legge elettorale europee, mercoledì si inizia. Casini, preferenza non si tocca

di isayblog4 26 views0

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“Siamo disponibili a ragionare su tutto, su una sola cosa faremo un ostruzionismo parlamentare serio e duro: se ci verrà sottoposta l’idea di abolire le preferenze perchè noi siamo in un Paese democratico e non possiamo fare una legge elettorale liberticida che consenta alle nomenclature dei partiti di scegliere i propri parlamentari”.
A margine della conferenza programmatica del partito a Pescara; il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, entra nel vivo di una delle battaglie estive della formazione centrista e prossimo oggetto di discussione in Aula.
“Su questo – ha spiegato Casini – faremo una grande battaglia di libertà fino all’ostruzionismo parlamentare perchè noi siamo una forza moderata che ragiona sempre. Siamo disponibili ad ogni compromesso sulle circoscrizioni, sulla soglia di sbarramento, ma non sulle preferenze, perchè sulle preferenze non sarebbe possibile alcun compromesso. Significherebbe – ha concluso – togliere , ancora una volta, il diritto ai cittadini di scegliere il proprio parlamentare. Su questo la battaglia sarà senza se e senza ma”.
Mercoledì comincia l’Iter in Parlamento. Dopo il vertice di giovedì scorso a Palazzo Grazioli, la maggioranza accelera sulla riforma della legge elettorale per le europee, partendo dalle proposte parlamentari. Come spiega il presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera, l’azzurro Donato Bruno, ‘il 10 settembre ci sarà un ufficio di presidenza per stabilire l’iter del provvedimento a partire dai 5 o 6 testi a disposizione e il relatore sarà Giuseppe Calderisi’.
Si attendeva una proposta governativa ma, con tutta probabilità, il testo dell’esecutivo non ci sarà, come aveva anticipato anche il ministro La Russa dopo la cena a Palazzo Grazioli.
Quindi, si procederà per via parlamentare e la maggioranza punta sul testo che ha come primo firmatario il vicepresidente dei deputati del Pdl Italo Bocchino, che prevede tra l’altro una soglia di sbarramento al 5% (gradita al premier Berlusconi), l’aumento delle circoscrizioni da 5 a 15, l’introduzione delle liste bloccate (con obbligo di parità di genere) al posto delle preferenze e il riparto dei seggi su base nazionale.
Dopo l’ufficio di presidenza della prossima settimana si procederà con la relazione di Calderisi e c’è l’ipotesi che venga fissata già per il 16 settembre. Anche se l’Udc ha già promesso battaglia contro la possibile soppressione delle preferenze, la maggioranza sembra avere tutta l’intenzione di procedere molto rapidamente magari tentando in capigruppo di fissare l’approdo in Aula del testo a Montecitorio entro settembre.
I tempi stringono ed è necessario, come ha spiegato più volte il ministro Calderoli, cambiare la legge entro sei mesi dalle elezioni, data a partire dalla quale le nuove liste possono iniziare a raccogliere le firme per presentarsi alla competizione elettorale.

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