Alitalia: dai sindacati, quattro condizioni per il sì

di isayblog4 19 views0

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Una flotta che confermi l’attuale network del lungo raggio, mantenere le attività di supporto come la manutenzione, qualità degli investimenti e un modello organizzativo efficiente. Sono i quattro pilastri su cui i sindacati di Alitalia vogliono discutere domani al Ministero del Lavoro, quando il commissario straordinario, Augusto Fantozzi, avvierà la trattativa no-stop sul piano industriale scelto per la ‘Nuova Alitalia’.

L’obiettivo dei sindacati è sintetizzato dal leader della Uil, Luigi Angeletti: “garantire alla nuova Alitalia un futuro più profittevole e ridurre il numero degli esuberi”. Ma il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, ha messo in chiaro che non è disponibile a un “prendere o lasciare”.

Il piano sarà quasi certamente quello predisposto da Intesa SanPaolo per la Cai (Compagnia aerea italiana) in cui, secondo indiscrezioni di stampa, dovrebbero essere previsti, tra l’altro, 4.500 esuberi (1.500 assistenti di volo, 500 piloti e circa 2.500 per il personale di terra) a cui applicare ammortizzatori sociali per sette anni. Meno, quindi, dei 6-7mila emersi sinora. A pagare il prezzo più alto dovrebbero essere hostess e steward; i lavoratori di call center, servizi informatici e amministrazione, infatti, dovrebbero andare in altre aziende, come potrebbe avvenire per la maggior parte dei tecnici della manutenzione pesante. Anche se c’è forte preoccupazione nello stabilimento Atitech di Capodichino (Napoli), che ha 750 lavoratori dipendenti e altri 150 impiegati nell’indotto. In ogni caso, una nota del Ministero del Lavoro ha rimarcato che “di fronte ad una società in amministrazione straordinaria e che ha di fronte a sé un tempo limitato di sopravvivenza, sarà più corretto considerare i numeri di posti di lavoro che potranno essere ricostruiti rispetto allo zero che il fallimento rappresenta”.

A dire che “ci sarà qualche aggiustamento” e che “qualche richiesta dei sindacati dobbiamo tenerla in considerazione” è stato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, premettendo che il punto decisivo per il salvataggio di Alitalia è il confronto con i sindacati, i quali sembra “siano d’accordo sul concludere la trattativa entro dieci giorni”.

www.confcommercio.it

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