‘Augusto Fantozzi, non sara’ certo lasciato solo. Da noi avra’ pieno appoggio’. Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, garantisce ‘la piena fiducia’ ed il sostegno del governo al difficile lavoro del neocommissario straordinario di Alitalia che, lunedi’, con una sua relazione aprira’ il confronto tra governo e sindacati sulle ragioni del commissariamento e le prospettive di rinascere dalle ceneri con il piano Fenice.
‘Siamo ottimisti, ce la possiamo fare, quindi ce la dobbiamo fare’, dice il ministro. E mentre la stampa tedesca parla di ‘scandalo’ e si appella a Bruxelles, il commissario europeo Joaquin Almunia auspica ‘una soluzione in accordo con le regole europee e che sia buona per la compagnia, per i passeggeri e per i lavoratori’.
L’incontro di lunedi’ e’ atteso in un clima pesante, di forte preoccupazione, alimentato dal timore dei sindacati sulla validita’ del piano industriale e sull’alto prezzo da pagare in posti di lavoro. ‘Spero che siano meno di 5mila’, ha detto degli esuberi il ministro del Lavoro.
Mentre Renato Brunetta, il ministro della Funzione pubblica, annuncia incentivi per la ricollocazione in aziende private.
I duri commenti della stampa estera. Dall’Europa arrivano critiche al Governo italiano per un piano di salvataggio che rappresenta “un oltraggio contro tutte le regole del mercato”. In particolare, è il quotidiano tedesco “Frankfurter Allgemeine Zeitung” a esprimere le accuse piú pesanti. Il premier italiano, scrive il giornale tedesco, “è tornato a principi di un’economia di Stato che potrebbero provenire da un programma sindacale o da un manuale comunista di economia”.
Non meno tenero è stato il quotidiano economico-finanziario francese Les Echoes, che nell’edizione online osserva che la presenza dei 16 investitori italiani è “finalizzata a creare una compagnia aerea di taglia piú modesta e concentrata sul marchio italiano”.
Augusto Fantozzi entra in scena con un appello bipartisan alla politica, intervistato da l’Unita’ e da Il Giornale: ‘Chiedo solo che non mi vengano messi inutili bastoni fra le ruote. Cosi’ lavorero’ meglio. Poi se ci saranno errori me ne assumero’ la responsabilita”.
‘Sono uno che deve portare la croce facendo soffrire tutti il meno possibile: i dipendenti, gli azionisti, i detentori di bond, gli italiani che pagano le tasse, gli utenti’. Dovra’ accompagnare l’eutanasia della ‘vecchia Alitalia’ cedendo gli aerei, i piloti gli assistenti di volo, gli asset ed i dipendenti che servono a creare la ‘nuova Alitalia’, piu’ snella, nella quale verra’ integrata anche Air One, e che dovrebbe presto rafforzarsi con altri soci.
Far decollare la nuova Alitalia non sara’ per il commissario straordinario tanto difficile quanto gestire quello ne restera’ fuori sara’: un alto numero di esuberi, asset da liquidare, creditori da risarcire (il debito e’ a quota 1,172 miliardi), azionisti e obbligazionisti da indennizzare.
I sindacati di categoria attendono lunedi’ per saperne di piu’. ‘Di esuberi ne parleremo dopo che ci sara’ stato illustrato il piano industriale. Sono la conseguenza, non la premessa’, dice il segretario generale della Uil Luigi Angeletti. I leader sindacali potrebbero incontrare il governo in settimana: e’ attesa una convocazione dei segretari generali a Palazzo Chigi, probabilmente per giovedi’ o venerdi’.
‘Operazioni finanziarie tese esclusivamente ad abbassare il costo del lavoro e a rendere Alitalia un vettore regionale ci vedrebbero strenui oppositori’, ha avvertito l’Unione Piloti. Il piano che e’ emerso dalle indiscrezioni, sacrificando i voli a lungo raggio, puo’ portare al fallimento ‘in due anni’, ammoniscono i piloti dell’Anpac. Tutte le sigle sono disponibili al confronto, ma anche pronte a risposte forti.
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