“Non c’è bisogno di aspettare i dati di agosto per confermare che quest’anno il turismo ha registrato un calo di presenze che sfiorerà il 5%, con una perdita di fatturato attorno ai tre miliardi di euro”. E’ il commento di Edi Sommariva, direttore generale della Fipe, sull’andamento lento delle vacanze degli italiani. “Dai nostri primi riscontri a consuntivo – continua Sommariva – emerge chiaramente che le nostre previsioni erano più che corrette.
D’altra parte il nostro Osservatorio è formato non sulle valutazioni soggettive dei consumatori, ma sui riscontri rilevati dalle imprese in grado di intercettare la domanda turistica a tutto tondo, dal turista ‘alternativo’ ospite di amici e parenti, al turista d’albergo. La percezione degli esercenti sull’afflusso di clientela quasi mai si rivela inesatta”.
Secondo il direttore generale della Fipe “è necessario e corretto sollecitare un intervento della politica per attuare le misure necessarie per il rilancio del settore, ma non bisogna dimenticare che il turismo oggi vive di territorio, di eventi, di molteplici occasioni di consumo, insomma di un sistema di servizi diversi, diffusi e integrati tra di loro capaci di rendere attrattive le destinazioni turistiche anche quando d’inverno non c’è la neve o d’estate non c’è il sole”. “Per rilanciare il settore – conclude Sommariva – bisogna inventare un nuovo modello di turismo, fatto di servizi integrati che rappresentano il vero tessuto connettivo del paese. E’ la valorizzazione delle risorse che rende appetibile un luogo. In un turismo globale si vince se si attirano nuovi stranieri, ma soprattutto se si fa crescere il numero dei turisti nazionali”.
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