Il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, spiega come saranno le tasse con il federalismo fiscale: “Il mio modello – illustra intervistato da Libero – prevede, per esempio, che i Comuni oltre una certa dimensione potranno gestire i tributi stabiliti dallo Stato o dalle Regioni con una flessibilità che va da zero a 100: quel Comune potrà decidere se e come metterlo. Chi vive ad Avellino potrà confrontare cosa fa il Comune di Nembro (provincia di Bergamo) e vedere se paga di più o di meno e che servizi riceve in cambio”. L’esponente del Carroccio nega che si crei una concorrenza tra enti locali: “Preferisco parlare di confronto: il Comune avrà diritto di decidere deduzioni, detrazioni ed esenzioni. Per esempio potra’ scegliere se mettere una tassa sul turismo. O decidere di esentare gli alberghi per promuovere il settore”. Nuove tasse? No, secondo Calderoli: “Io penso a cose nuove. Se abbiamo 10 tasse vorrei raggrupparle facendone una sola. Facendo pagare di meno al contribuente. Per lo Stato, riscuotere una tassa di piccola entità costa di più di quello che pensa di incassare. Meglio raggrupparle allora. Le tasse devono dipendere non dalla sede sociale di una società, ma da dove l’azienda lavora veramente, come nel caso delle aziende petrolifere che raffinano in Sicilia o Sardegna, regioni che devono quindi beneficiare di quelle imposte”. E su questo principio infatti, dopo un vertice a Bergamo fra lo stesso Calderoli e il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, è stato trovato pieno accordo. Dal leader del Movimento per l’Autonomia è arrivato un “sì pieno e convinto” alla bozza elaborata dal coordinatore delle segreterie nazionali leghiste.
Calderoli: ecco come funzionerà il federalismo fsicale
di 23 Agosto 2008 06:57 21 views0