Nei primi sei mesi dell’anno i prezzi della pasta hanno messo a segno un rincaro del 30,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’aumento è certificato dal Tesoro nell’ultimo documento sui prezzi, che mostra un dato superiore a quello diffuso dall’Istat a luglio (+25%). Aumenti a due cifre per molti generi di prima necessità, con in testa pane (+13,2%) e latte (+11,8).
L’aumento del prezzo del pane è il secondo maggior rincaro registrato nel primo semestre dell’anno rispetto all’analogo periodo del 2007. Più veloce c’è solo l’aumento del gasolio che, spinto dalle fiammate petrolifere, ha segnato un +31,9%. Ed il piatto di spaghetti e’ aumentato molto di piu’ anche del prezzo della benzina (+24,5%).
Tra le tariffe amministrate – a parte luce e gas spinte dal caro-greggio (+9,2 e +9%) – da segnalare la ‘volata’ dei pedaggi autostradali che hanno messo a segno un +7,7% e l’istruzione secondaria (+7,5%). Aumenti – in questo comparto – ben superiori alla media hanno riguardato più in generale tutti i trasporti (sui quali ha pesato il caro-carburanti) con un +9,2% per i trasporti urbani e un +6,2% per i traghetti. Ma anche i treni (+6,4%). Sono invece in netta flessione i medicinali controllati (-8,6%).
Sul fronte dei prezzi liberalizzati, che vedono nella lista non solo gli alimentari di prima necessità come pane, pasta e latte, ma anche gli affitti, l’Rc auto e, tra gli altri, le tariffe aeree nazionali, le maggior impennate riguardano – oltre a benzina e gasolio (+24,5%) – anche i voli domestici con tariffe rincarate del 25,4%. Sotto la media invece gli alberghi che, per la prima volta nell’ultimo decennio, mostrano una contrazione: -0,8% contro il +1,6% del 2007 ed il 2,5% dell’anno prima. E i ‘servizi di deposito incasso e pagamento’ (-0,8%). Sostanzialmente fermi, invece, lo zucchero (+0,5%) ed i medicinali a prezzo libero (+0,7%).
www.confcommercio.it