Nel secondo trimestre 2008 il Pil italiano è sceso dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti, mentre ha avuto crescita zero su base annua. A dirlo è l’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che raggruppa 30 tra i Paesi maggiormente industrializzati. Il rallentamento della crescita economica è comunque generalizzato: sul secondo trimestre il Pil dell’intera area Ocse ha registrato un incremento dello 0,2% dal trimestre precedente, meno della metà della performance messa a segno all’inizio dell’anno. Il tasso di crescita su base annua si è invece ridotto all’1,9% a fronte del +2,5% che si era registrato sui primi tre mesi. Messe assieme, le sette maggiori economie avanzate hanno registrato un flebile +0,1% del Pil, mentre il tasso di espansione su base annua si è ridotto all’1,5% dal 2,1% dei primi tre mesi.
Negli Stati uniti, il Pil è aumentato dello 0,5% dal trimestre precedente e dell’1,8% su base annua. L’area dell’euro ha accusato una generale contrazione dello 0,2% dal trimestre precedente e il tasso di crescita su base annua si è ridotto all’1,5% dal 2,1% del primo trimestre. Oltre al dato italiano, sulla performance negativa di Eurolandia si fanno sentire i cali del Pil della Germania (-0,5% congiunturale e +1,7% annuo) e della Francia (-0,3% e +1,1%). La più forte contrazione congiunturale del Pil ha riguardato il Giappone: -0,6% dal trimestre precedente, mentre il tasso di espansione su base annua si è ridotto di due decimi di punto.
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