Attenzione al ‘rischio guerra tra poveri’ nel ‘paese marciapiede’ con il ‘presidente spazzino’.
Così Famiglia Cristiana entra nel dibattito sulle misure di sicurezza, e non solo, varate dal governo Berlusconi, che hanno un impatto sulla vita sociale del paese.
Nell’editoriale del prossimo numero in edicola dal 13 agosto, di cui è stata data un’anticipazione, il settimanale dei Paolini parla dei militari in strada (‘neanche fossimo in Angola’), dei sindaci sceriffi (luci e ombre, ma bene decoro e lotta prostituzione), delle norme anti elemosina.
‘Il cardinal Martino ha posto un dubbio atroce: la proibizione dell’accattonaggio serve a nascondere la povertà del Paese e l’incapacita’ dei governanti a trovare risposte efficaci, abituati come sono alla ‘politica del rattoppo’, o a quella dei lustrini?
‘La verità – scrive Famiglia Cristiana – è che ‘il Paese da marciapiede’ i segni del disagio li offre (e in abbondanza) da tempo, ma la politica li toglie dai titoli di testa, sviando l’attenzione con le immagini del ‘Presidente spazzino’, l’inutile ‘gioco dei soldatini’ nelle citta’, i finti problemi di sicurezza, la lotta al fannullone (che, però, è meritoria, e Brunetta va incoraggiato)’. Un richiamo va anche al sindaco di Roma Alemanno per la vicenda ‘cassonetti’.
Secondo il settimanale cattolico, ‘c’è il rischio di provocare una guerra fra poveri, se questa battaglia non la si riconduce ai giusti termini, con serietà e senza le ‘buffonate’, che servono solo a riempire pagine di giornali’.
Il settimanale cattolico invita il Governo a “non scaricare sugli altri le sue responsabilità, come con l’uscita tardiva e improvvida della Meloni e di Gasparri, che hanno chiesto ai nostri olimpionici di non sfilare per protesta contro la Cina”.
“Il gesto forte – suggerisce il periodico dei Paolini – se sono capaci lo facciano loro, i soliti politici furbetti che vogliono occupare sempre la scena senza pagare pegno. Piuttosto – conclude – è ora che il Governo prenda in considerazione i veri problemi del Paese, che a fronte di un Pil a zero, mostra imprese che godono di salute strepitosa: è troppo chiedere al Governo di fugare il sospetto che quando governa la destra la forbice si allarga, così che i ricchi si impinguano e le famiglie si impoveriscono?”.
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