Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, considera una scelta “saggia” aver anticipato la manovra triennale, anche alla luce del “deterioramento nel primo semestre dell’anno della congiuntura economica”. La manovra, ha spiegato in conferenza stampa a Palazzo Chigi, si compone di tre linee fondamentali: “la prima riguarda la stabilizzazione triennale dei conti pubblici e con il voto di ieri è stata chiusa. La seconda linea riguarda l’attuazione dell’agenda di Lisbona, completata per due terzi, mentre la terza linea riguarda il federalismo fiscale che completeremo a settembre e che è stato anticipato nel Dpef”. Per quanto riguarda i dati macroeconomici, Tremonti ha sottolineato: “viviamo in una fase caratterizzata da un alto tasso d’incertezza in Italia, in Europa, nel mondo. Abbiamo fatto delle ipotesi nel Dpef e crediamo sia ragionevole confermare quei numeri, concordati in base a consenso degli organismi internazionali”-
“La cura di antibiotici e vitamine” contenuta nel decreto legge che anticipa la Finanziaria “fa sì che il malato”, cioè l’economia, “possa curarsi e quindi rilanciarsi”. Lo ha affermato da parte sua il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, secondo il quale comunque “se accanto a tutto questo proseguirà anche il calo del prezzo del petrolio le cose saranno destinate a semplificarsi”.
Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, è intervenuto sul tema del finanziamento del Fondo sanitario nazionale contenuto, tra le altre cose, nel decreto legge che compone la manovra economica. Il ‘Patto per la salute’ siglato dal Governo Prodi con le Regioni, ha detto, “è stato rispettato. Non solo. Per il 2009 le risorse previste sono maggiori a quelle stanziate dal precedente Esecutivo”. Sacconi ha poi ricordato “il rinnovo della convenzione dei medici di medicina generale” nonché “i 400 milioni in più per evitare i ticket sulla diagnostica e la specialistica”.
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