Ancora uno scivolone del governo Berlusconi. Ancora una vittoria del PD. Il governo è stato infatti battuto alla Camera su un emendamento firmato PD al decreto legge sul monitoraggio della spesa pubblica, riguardante le biomasse. La seduta dell’Aula è stata sospesa.
L’emendamento, riferito all’articolo 3 del testo, è stato approvato, contro il parere contrario di governo e commissione, con 250 sì, 246 no e tre astenuti. Il decreto legge era stato già approvato dal Senato, dove dovrà necessariamente tornare per essere convertito e la scadenza cade il prossimo 3 agosto. Al momento della votazione gli assenti nella maggioranza erano oltre sessanta, tre i gli astenuti della Lega, mentre un deputato di Forza Italia ha votato con l’opposizione.
L’emendamento era stato presentato dalla deputata Pd Giuseppina Servodio, che incalza ridadendo che “l’approvazione non è stata un incidente parlamentare: i voti favorevoli sono stati nel merito dell’emendamento e conseguenti al dibattito già avvenuto in commissione agricoltura”. “E’ la dimostrazione – ripete la deputata PD – che l’opposizione sta cercando di portare il governo a confrontarsi nel merito delle questioni”.
Come rileva tra l’altro Nicodemo Oliverio, capogruppo PD nella Commissione Agricoltura alla Camera, si tratta di “un emendamento importante nel merito che serve al conseguimento dell’obiettivo importantissimo di ridurre i gas a effetto serra nel territorio nazionale. Oliverio si domanda come mai “dalla maggioranza abbiano potuto derubricarlo a norma di scarsa rilevanza”.
L’aspetto ovviamente più rilevante, al di là del valore oggettivo dell’emendamento in sé, è che il governo è stato ancora una volta battuto, una sconfitta su cui la maggioranza deve riflettere. Antonello Soro, capogruppo PD alla Camera osserva infatti che “quella che doveva essere una maggioranza granitica, ogni volta che affronta il Parlamento senza lo scudo del voto di fiducia, non regge alla sfida”. Considerando che è già capitato tante altre volte, Soro invita il Presidente del Consiglio a riflettere e a tenerne conto, “invece di mostrare i muscoli contro l’opposizione”. Tra l’altro non si é trattato di “un’occasione per creare problemi o fare dell’ostruzionismo”, ma come aggiunge l’esponente del PD è stato “semplicemente posto un problema di merito, e si è visto che la maggioranza, senza la questione di fiducia, è debole”.