Un paese in emergenza

di isayblog4 13 views0

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“Estensione all’intero territorio nazionale della dichiarazione dello stato di emergenza per il persistente ed eccezionale afflusso di cittadini extracomunitari”. E’ quanto ha approvato oggi il Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell’Interno Roberto Maroni. Un provvedimento che, come si legge nel documento diffuso a conclusione dei lavori, dovrebbe servire per “potenziare le attività di contrasto e di gestione del fenomeno”.

Ma che vuol dire?

A cercare di fornire una spiegazione ulteriore, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, secondo il quale “l’estensione dalle attuali tre regioni (Puglia, Sicilia, Calabria, come stabilito nel 2007 dal governo Prodi, ndr) a tutto il Paese serve a facilitare una risposta dello Stato e non cambia quello che c’è già”.

Confusione. Da queste parole ciò che si evince è che è talmente tanta la foga del governo, talmente alta la necessità di mettere in campo slogan, spot e manifesti elettorali, che neppure loro sanno più verso dove stanno andando realmente. Le promesse e gli impegni che hanno preso in campagna elettorale non sono stati mantenuti, come palesato da una manovra finanziaria – triennale per di più – in cui spiccano i tagli alle forze dell’ordine, agli Interni e alla Difesa. E dunque, ecco il ritorno delle proposte populiste e demagogiche, con le quali la destra, buttando fumo negli occhi dei cittadini, cerca di celare le propria inadeguatezze.

Cosa significa proclamare lo stato d’emergenza in tutto il Paese e poi affermare che non cambia niente rispetto a prima? E se non cambia niente rispetto a prima, dov’è il tanto decantato inasprimento della lotta all’immigrazione clandestina?

Secondo il ministro dell’Interno del governo ombra del Partito democratico, Marco Minniti “le dichiarazioni rese da rappresentanti del governo non solo non chiariscono, ma anzi contribuiscono ad aumentare la confusione e la preoccupazione. Poiché non è una decisione ordinaria, è assolutamente necessario – sostiene l’esponente del Pd – che il governo spieghi immediatamente al paese e al Parlamento le ragioni, le modalità e la finalità di tale iniziativa”.

Durissima Rosy Bindi. Il governo ci portando dentro “a un clima da stato di polizia. Di emergenza in emergenza, continuano ad alimentare la paura anziché risolvere i problemi. Dopo la blindatura della giustizia con l’immunità per il capo del governo e dopo la militarizzazione dei cassonetti e della manovra Finanziaria, ecco lo stato di emergenza in tutto il paese per gli immigrati. Ma – si domanda la vicepresidente della Camera – dove sono le masse di clandestini che premono alle porte delle nostre città? E quali sono i rischi per l’ordine pubblico? La realtà per questo governo non conta. Conta invece l’effetto degli annunci che servono a giustificare un clima da Stato di polizia, più o meno palese. Si crea l’illusione che gli immigrati siano il problema numero uno, dimenticando il contributo di tanti lavoratori extracomunitari, e copre così l’incapacità di rispondere alle difficoltà economiche e sociali di milioni di famiglie”.

Ciò che succede dopo l’annuncio del provvedimento da parte del governo è indicativo dello stato confusionale acuto in cui versa tutta la maggioranza. Dapprima una nota del Viminale fa sapere che “lo stato d’emergenza è solo un provvedimento tecnico, già adottato in passato” senza dunque che vi sia da considerare una vera emergenza a livello nazionale. Poi però arriva la smentita da parte di alcuni esponenti della maggioranza, tra cui il vicecapogruppo del Pdl alla Camera Italo Bocchino, secondo i quali “è innegabile che esista l’emergenza”.

A questo punto, Marco Minniti, quasi incredulo, ha dovuto ribadire: “Noto un’evidente contraddizione tra la nota dell’Ufficio immigrazione del Viminale, che riporta l’intervento di oggi sullo stato di emergenza dentro il quadro di misure già sperimentate in passato, e le dichiarazioni di esponenti della maggioranza, che alludono a ben altri intenti e provvedimenti, annunciandoli tra l’altro come assolute novità. Ho la sensazione – continua Minniti – che si continui, da parte di esponenti di questa maggioranza, a non comprendere che la politica degli annunci e delle emergenze urlate non funziona. Infatti, nonostante le durissime dichiarazioni di questi giorni,
gli sbarchi sulle nostre coste sono triplicati rispetto all’anno scorso”. Così, conclude l’esponente del Pd, “si finisce soltanto per aumentare la preoccupazione e l’insicurezza della gente, esattamente l’opposto di quello che si dovrebbe fare”.

Davanti a tutto ciò, anche il presidente della Camera Gianfranco Fini non ha potuto fare a meno di chiedere che il governo riferisca in Aula su quanto successo. A quanto si apprende l’audizione dovrà svolgersi entro martedì prossimo.

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