Militari nelle metropoli, e poi la ‘stretta’ contro i clandestini che, se delinquono, avranno pene aggravate. Ma non solo: ergastolo a chi uccide un poliziotto e niente ‘sconti’ a violentatori, pirati della strada ubriachi, trafficanti di droga. E in più, misure dure di lotta alla mafia. E poi, soprattutto, sparisce la ‘blocca-processi’, introdotta in prima lettura a Palazzo Madama, sostituita dal governo con la facoltà di rinvio affidata alla discrezionalità dei magistrati. Ecco, nel dettaglio, i contenuti del decreto sicurezza approvato in via definitiva dal Senato senza modifiche rispetto al testo della Camera.
Priorità a processi per reati gravi -rinvio per quelli sotto indulto per reati fino a 2 maggio 2006. Niente più automatica sospensione, ma la semplice facoltà affidata ai magistrati di rinviare (fino a un massimo di 18 mesi) i processi per reati commessi fino al 2 maggio 2006 per i quali ricorrono le condizioni per l’indulto. Così si garantisce una ‘corsia preferenziale’ ai procedimenti per i reati più gravi. In pratica, avranno ’priorità assoluta’ terrorismo e mafia, morti bianche e pirateria stradale, tutti quei processi per delitti puniti con almeno quattro anni di carcere e quelli a carico di detenuti o recidivi. Nei reati indultati si allarga il patteggiamento oltre i termini previsti dal codice. Saranno i capi degli uffici giudiziari, in base alle priorità indicate dalla legge, a stilare un elenco proprio sul quale riferire al Consiglio superiore della magistratura e che passerà al vaglio del ministro della Giustizia.
Esercito nelle grandi città. Per un massimo di 6 mesi (rinnovabili una tantum) 3 mila militari potranno essere usati nelle grandi città nella vigilanza di obiettivi sensibili e nel pattugliamento (insieme alla polizia)
Certezza della pena. Niente sospensione del carcere per chi commette atti osceni, violenza sessuale, furto e spaccio e per tutti i delitti aggravati dalla clandestinità. A favore dell’incensurato non scatteranno più in maniera automatica le attenuanti generiche (il giudice valuterà caso per caso). Chi uccide un agente in servizio sarà condannato all’ergastolo.
Processi più rapidi. Per accelerare i processi, il pm avrà l’obbligo (non più la facoltà) di richiedere il rito direttissimo o il giudizio immediato per i reati per i quali sono previsti i riti speciali. In pratica, il rito direttissimo diverrà la regola in relazione a tutte le indagini che non richiedono attività ulteriori. In appello è fatto divieto di patteggiamento. Aggravante clandestinità. Se chi delinque è un clandestino le pene sono aumentate di un terzo. La nuova aggravante di clandestinità vale per gli extracomunitari ma anche per i cittadini europei entrati irregolarmente.
Giro di vite sulle espulsioni. Ampliati i casi di espulsione su ordine del giudice, mentre i ‘comunitari’ potranno essere allontanati se senza reddito o trovati a delinquere. Cala a due anni il limite di pena per l’espulsione (prima era di dieci). A chi viola l’ordine di rimpatrio carcere da uno a quattro anni. Addio Cpt, arrivano i Cie. I Centri di permanenza temporanea (Cpt) e i Centri di permanenza temporanea e assistenza (Cpta) cambiano nome e diventano Centri di identificazione ed espulsione (Cie). Infine, se si dichiara falsa identità si rischia dai tre a sei anni di pena.
Carcere a chi lucra su affitti a irregolari. Carcere da sei mesi a tre anni per chi lucra, affittandogli casa o altro immobile, sullo straniero senza permesso di soggiorno. Con la condanna scatta anche la confisca del bene. Fuori dalla previsione dovrebbe essere chi ospita badanti o colf.
Stretta su pirati strada. Chi guida ubriaco o drogato e causa incidenti mortali o feriti gravi rischia il carcere da 3 a 10 anni, la confisca del veicolo e il ritiro della patente. Ulteriori inasprimenti sono previsti per chi non si ferma a prestare soccorso e per non si sottopone ai test di controllo.
Più poteri a sindaci e prefetti. Sul fronte dell’ordine pubblico sindaci e prefetti avranno maggiori poteri e ci sarà più cooperazione tra polizia locale e statale. Tra l’altro, il sindaco segnalerà gli stranieri irregolari da espellere.
Lotta alla mafia (anche straniera) e confisca beni. Due anni di carcere in più ai mafiosi, e il reato di associazione mafiosa sarà contestato anche alle organizzazioni criminali straniere. Si contrasteranno in maniera più efficace i traffici illegali, con la confisca dei patrimoni anche post mortem. I mafiosi condannati non potranno più avvalersi del gratuito patrocinio. Infine, più poteri al procuratore nazionale Antimafia, che potrà decidere le misure di prevenzione da adottare.
Distruzione merce contraffatta. Una volta sequestrata, il giudice potrà ordinare la distruzione della merce contraffatta e di quella di cui sia vietata la fabbricazione e la vendita