Un applauso bipartisan di tutta l’aula della Camera e uno ideale dal mondo della rete internet in segno di solidarietà a Piero Fassino, dopo le affermazioni di Giuliano Tavaroli, ex capo della sicurezza di Telecom, circa un suo presunto conto estero a Londra.
Il capogruppo del Pd, Antonello Soro, dopo il voto finale sulla manovra, ha preso la parola per esprimere la solidarietà all’ex segretario dei Ds e sottolineare “il suo meritato prestigio” in Italia e all’estero. Soro ha quindi scandito: “Esprimo a Piero Fassino il sentimento di solidarietà di tutto il Parlamento” che è scoppiato un lungo applauso. Subito dopo, anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha voluto unirsi alla manifestazione di stima e solidarietà dell’aula: “L’applauso corale di tutta l’aula e’ la migliore riprova di quanto lei ha detto, onorevole Soro”.
Ricevuto l’applauso dell’aula di Montecitorio, Fassino ha preso parola per ringraziare i rappresentanti delle istituzioni e i leader politici che in queste ore gli hanno espresso solidarietà. Visibilmente commosso, Fassino “ha ringraziato il presidente Soro, il mio gruppo e tutti i colleghi di tutti gli altri gruppi, i presidenti Fini, Schifani e Napolitano e tanti esponenti e leader politici che mi hanno manifestato la loro solidarietà”
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Il ministro ombra degli Esteri ha aggiunto di non voler “aggiungere parole se non una semplicissima considerazione: credo che questo episodio, che spero sia archiviato al più presto, indichi la necessità che tutti, chi fa politica, chi produce e diffonde informazione, chi contribuisce con il suo lavoro alla vita del Paese, ispiri sempre il proprio comportamento al principio di responsabilità”. Una società “può rimanere unita e una convivenza civile solida – ha concluso – se ciascuno è consapevole che le proprie azioni devono essere ispirate a un criterio di responsabilità verso se stessi e la società in cui vive”.
Poco prima, ai microfoni di Sky Tg24 lo stesso Fassino aveva definito le accuse rivolte nei suoi confronti, “un’aggressione priva di qualsiasi fondamento. Questo signor Tavaroli – ha affermato – che peraltro è imputato per avere organizzato un’attività spionistica illegale contro tantissime persone, si è permesso di dire che sarei titolare di conti all’estero su cui sarebbero affluiti fondi di tangenti. Non ho mai avuto conti all’estero, non conosco il signor Tavaroli e non ho mai percepito tangenti nella mia vita. E’ una chiara azione di denigrazione politica, non so per quali ragioni messa in campo. Ho già dichiarato che mi tutelerò in giudizio contro Tavaroli – conclude il responsabile degli Esteri nel Governo ombra del Pd – contro il giornalista che ha scritto questa mascalzonata, contro il giornale che l’ha pubblicata e contro chiunque voglia continuare a diffondere una cosa palesemente falsa”.
Intanto, in questi giorni si susseguono i messaggi di solidarietà nei confronti dell’ex segretario Ds, sfociati nell’applauso bipartisan di Montecitorio. Uno dei primi a parlare è stato proprio il leader del PD Walter Veltroni, che ha definito le accuse rivolte a Fassino “assurde e infondate”. Poi si sono susseguiti i messaggi di tutti gli altri esponenti del Partito Democratico, a cominciare da Pier Luigi Bersani, che ha fatto sapere di “appoggiare parola per parola quanto sostenuto nella sua dichiarazione da Fassino” e di augurarsi che “la giustizia faccia il suo corso per chiarire la verità su una vicenda molto grave di cui Fassino è totalmente estraneo”. Tra gli altri anche Francesco Rutelli ha ribadito la sua “totale e incondizionata solidarietà” nei confronti dell’ex leader Ds.
E’ poi stata la volta del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del presidente della Camera Gianfranco Fini, del ministro Andrea Ronchi, del presidente dell’Udc Rocco Buttiglione, dell’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti e dell’esponente socialista Gavino Angius.
Oltre all’appoggio del mondo politico, si susseguono messaggi d’affetto e di solidarietà da parte dell’opinione pubblica. Centinaia le mail che continuano ad arrivare, così come la maggior parte dei commenti che si susseguono nello spazio PD Network, dove il dirigente democratico ha inserito il suo post dal titolo Quando l’informazione non ha principi.