Forte calo a luglio della fiducia dei consumatori. Lo riferisce l’Isae, spiegando che l’indice si attesta a 95,8 da 99,9 dello scorso mese, sui minimi dal novembre 1993. Gli indicatori relativi al quadro economico generale e alle aspettative a breve termine segnano le flessioni più significative, passando rispettivamente da 81,6 a 72,2 e da 97,6 a 88,4. La fiducia sulla situazione personale degli intervistati passa da 109,9 a 108,9, mentre quella relativa alla situazione economica corrente rimane sostanzialmente invariata a 103.
Si deteriorano in particolare le previsioni sulla situazione economica del paese e sul mercato del lavoro; tra le altre variabili, recuperano le valutazioni circa gli acquisti correnti di beni durevoli, ma calano le future intenzioni di acquisto. Circa l’andamento dei prezzi, si ridimensionano parzialmente i giudizi sugli aumenti registrati negli ultimi 12 mesi ma si rafforzano le attese inflazionistiche per i 12 mesi successivi. In particolare, diminuiscono le intenzioni di acquisto dell’automobile, ma recuperano quelle relative all’abitazione. La fiducia scende in tutte le ripartizioni territoriali, con flessioni particolarmente marcate nel Nord Est e nel Sud
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