Bisogna cambiare strada nella discussione sulla manovra finanziaria. Ci vuole confronto e leale collaborazione istituzionale. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, scrive al presidente del Consiglio Berlusconi.
Al premier è stato richiesto un incontro urgente per cambiare lo stato nei rapporti tra le Regioni e il Governo. E’ necessario riprendere il dialogo e il confronto appena iniziato.
“Questa mattina – ha spiegato Errani, al termine della Conferenza delle Regioni del 10 luglio – abbiamo assunto questa iniziativa forte, cioè scrivere al presidente del Consiglio per manifestare tutto il nostro disagio nelle relazioni Governo-Regioni. Relazioni molto critiche che stanno mettendo in grave difficolta’ il principio di leale collaborazione”.
Esempi di mancata collaborazione istituzionale: “il patto per la salute, i fondi per le aree sottoutilizzate, il criticissimo – spiega – capitolo dei ticket, il piano-casa”. Temi sul tavolo di confronto e sul quale “il Governo con una serie di emendamenti interviene in modo assolutamente unilaterale. Ecco – aggiunge ancora Errani, su questo le Regioni danno un giudizio assolutamente negativo perche’ qualora si intendesse mettere in discussione scelte importanti per il paese le regioni devono essere coinvolte”.
”Tutto questo non va bene – chiarisce Errani – crea una situazione di tensione e porta al conflitto istituzionale che per noi e’ negativo, lede gli interessi del Paese, non lo vogliamo. Per questo chiediamo un incontro urgente prima che si concluda la fase di discussione degli emendamenti, al presidente del Consiglio, al sottosegretario Letta e a tutti i ministri interessati affinche’ si cambi questo stato di cose e riprenda il confronto che e’ necessario”.
Errani sottolinea che ”non abbiamo modificato un millimetro l’atteggiamento rispetto a quanto avevamo fatto con il precedente governo, abbiamo posto le stesse questioni ma abbiamo ricevuto segnali diversi, bisogna cambiare strada”. Critici sono gli emendamenti che interessano la sanita’ e la gestione del Fondo aree sottoutilizzate (Fas).
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