Walter Veltroni ha apposto a Prato la prima firma di “Salva l’italia”, la petizione lanciata dal PD contro il governo Berlusconi. L’appuntamento finale sarà la manifestazione in programma il 25 ottobre, quando il Pd porterà in piazza migliaia di persone per manifestare contro le politiche del governo Berlusconi.
Ma il battesimo di Prato è stato per Veltroni un’ulteriore occasione per parlare dei fatti di queste ultime settimane: la manifestazione di piazza Navona, il lodo Alfano, il decreto sulla sicurezza e la Robin tax. Intanto sull’inizio della raccolta delle firme il segretario del PD ha ribadito: “Oggi è la prima firma ma già da stamani sul sito hanno aderito 3500 persone. La petizione unisce la preoccupazione per le regole del gioco con la forte sottolineatura dell’emergenza sociale del Paese. In un’Italia in cui da mesi si parla solo dei problemi del presidente del Consiglio noi vogliamo parlare di occupazione, salari, delle tasse che aumentano anziché diminuire, dei tagli alle forze dell’ordine cioè di problemi di cui si parla nelle case degli italiani”.
Prima una riflessione sulla Robin tax che Veltroni non esita a definire l’ennesima presa in giro per gli italiani: “C’è un ministro che pensa di essere Robin Hood ma sapete di 5 miliardi derivanti dalla Robin Hood Tax vanno ad aiutare i poveri? Duecento milioni”.
Ancora una volta con la sua ironia Veltroni ha osservato che si tratta dei soliti annunci demagogici della maggioranza ai danni dei cittadini italiani. Così come il decreto sulla sicurezza, un’altra questione su cui il centro destra ha gettato fumo negli occhi. Veltroni ha ricordato senza mezze misure che il PD è orientato a votare contro il decreto sicurezza perchè “ha ancora fortissime contraddizioni. Al tempo stesso, esprimiamo soddisfazione per aver smascherato il gioco lodo Alfano-blocca-processi, e per aver fatto saltare una norma che avrebbe paralizzato la giustizia italiana”. “A conferma di ciò – ha detto Veltroni – appena approvato il Lodo Alfano l’emendamento blocca processi è stato cancellato” perché quell’emendamento “non era fatto per il paese ma per una persona sola che è quella tutela dal Lodo Alfano”.
Poi il segretario è intervenuto ancora una volta sulla manifestazione di Piazza Navona e su Di Pietro: “Da Di Pietro non accetto lezioni di etica pubblica e di correttezza, avevamo detto che avremmo fatto un gruppo unico e poi ha cambiato idea, ma un impegno preso va rispettato”. Sul popolo che ha manifestato a piazza Navona, Veltroni ripete che va rispettato perché “quella piazza era fatta di persone perbene ma dal palco c’è chi ha attaccato quel magnifico garante che è Napolitano, il PD e anche il Papa. Per quelle persone che sono andate in quella piazza ho rispetto, ma non ho rispetto per chi ha cercato di utilizzarle e che ha fatto discorsi del tutto inaccettabili”. Secondo Veltroni quelle piazza non ha fatto altro che fare un grande regalo a Berlusconi.
Prima di chiudere ancora una riflessione su Grillo: “Prima di accettare lezioni voglio vedere il curriculum di Beppe Grillo, sapere cosa ha fatto per le persone che soffrono quali battaglie civili ha condotto”.
Veltroni ritorna sul PD per ricordare a tutti che si tratta della più grande forza riformista e al riguardo, prende spunto anche da alcuni recenti titoli apparsi sul Sole 24 Ore che invitavano a voltare pagina, a cambiare i temi dell’agenda politica visto che “per la prima volta c’è una grande forza riformista al 34%, un dato da cui partire per allargare e costruire il partito”. Veltroni concorda che è proprio “da qui che bisogna partire con serenità e fiducia perché dobbiamo uscire dal passato”. Intanrto nel futuro immediato del PD, Veltroni ricorda a tutti che da martedì prossimo la Direzione nazionale darà il via al tesseramento, e annuncia che subito dopo l’estate riprenderà il giro per l’Italia in pullman.