Nel 2007 la spesa media mensile delle famiglie italiane è stata 2.480 euro, lo 0,8% in più rispetto all’anno precedente. La variazione se confrontata con l’inflazione all’1,8% e alla crescita del valore del fitto figurativo evidenzia che l’aumento in termini nominali e’ in realtà una flessione in termini reali. E’ la prima volta dal 2002 che i consumi delle famiglie mostrano una flessione in termini reali. Per la prima volta, in sostanza,
l’Istat riscontra nell’andamento delle spese delle famiglie italiane un calo nei consumi che, negli anni precedenti erano invece risultati fermi. Secondo i tecnici dell’Istituto di Statistica “le famiglie si sono attrezzate con una strategia generalizzata di contenimento della spesa attraverso diminuzioni nelle quantità e razionalizzazione negli acquisti”: in sostanza, là dove si assiste ad una stabilità degli acquisti corrisponde un calo della qualità, con un aumento, ad esempio delle spese realizzate negli hard discount o comunque di prodotti di qualità inferiore. Questa situazione attraversa il Paese e sarebbe stata maggiore se non fossero diminuite a causa del clima le spese energetiche e per combustibili: “ciò – sostengono i ricercatori dell’Istituto – ha messo a riparo le famiglie. Con un clima tradizionalmente più freddo la situazione sarebbe stata peggiore”. Le spese per combustibili hanno infatti subito una riduzione della quota rispetto alla spesa totale dal 5,0% al 4,7%.