L’autorità per l’energia scende in campo per evitare che l’aumento della tassazione previsto dalla Robin Hood Tax venga traslato sulle bollette dei consumatori finali.
L’autorità guidata da Alessandro Ortis ha infatti adottato “Disposizioni urgenti in materia di vigilanza sul rispetto del divieto di traslazione della maggiorazione d’imposta”, in base alle disposizioni contenute nel decreto legge dello scorso giugno, con il quale il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha assegnato al regolatore il compito di vigilare sulla corretta applicazione della ‘Robin Tax’, “evitando che le imprese possano adottare condotte idonee ad eludere il divieto e a comprometterne la finalità di tutela dei consumatori”.
In particolare, le imprese in questione sono tenute a trasmettere entro il 31 luglio 2008 all’Autorità l’ultimo bilancio di esercizio disponibile, nonché le relazioni trimestrali e semestrali del primo semestre 2008 ed i documenti di budget relativi al 2008. Dovrà essere trasmessa anche una dichiarazione contenente i valori dei margini operativi lordi unitari relativi a ciascun prodotto dei settori sotto osservazione riferiti sia all’anno 2007 che al primo semestre 2008.
Secondo l’Autorità, i settori oggetto della Robin Tax, “pur essendo liberalizzati, non sono ancora caratterizzati da livelli di concorrenza tali da incidere adeguatamente sulla possibilità di traslare sui prezzi al consumo l’onere della maggiorazione d’imposta”. Allo stesso tempo, si legge ancora nella delibera, “per assicurare che gli operatori economici assoggettati alla maggiorazione di imposta non traslino l’onere sui prezzi al consumo, è necessario che essi non incrementino a tal fine i propri margini”, in particolare quelli ”operativi lordi per unità di prodotto”.
Per le stesse ragioni d’urgenza che portato all’adozione del decreto, l’Autorità deve “iniziare da subito la propria attività di vigilanza sulla puntuale osservanza del divieto in questione, evitando che le imprese possano porre in essere condotte idonee ad eludere il medesimo divieto e a comprometterne la finalità di tutela dei consumatori”. Per lo svolgimento delle attività ispettive l’Autorità si potrà avvalere della collaborazione della Guardia di Finanza, mentre verrà istituto un gruppo di lavoro composto da adeguate competenze professionali che proporrà un programma e gli strumenti organizzativi per assicurare l’efficace esercizio della funzione di vigilanza.