“C’è il rischio di un autunno durissimo per molte famiglie”. Walter Veltroni intervenendo al congresso dei Socialisti a Montecatini Terme torna ad attaccare la manovra economica del governo, inadatta ad affrontare i rincari e la perdita di potere di acquisto delle famiglie.
Un’impostazione sbagliata figlia “dell’egoismo sociale che caratterizza la destra. Lo vediamo anche nella gerarchia delle attività della vita pubblica. Attentissimi su alcuni temi mentre su altri, come la questione sociale, non ce n’è, quando invece queste dovrebbero essere la priorità del governo”. Così nel mezzo della crisi economica internazionale, c’è la “difficoltà tutta italiana, di un Paese che sta dentro una situazione di arretratezza e di una democrazia che non riesce a prendere le decisioni che dovrebbe. Viviamo un tempo nel quale prevale l’insicurezza, la paura. Un tempo nel quale l’insicurezza tende a trasformarsi in arroccamento e in chiusura individuale”.
Arrivare a fine mese. “C’è un’attenzione molto scarsa sulle questioni fondamentali da parte del governo; oggi le persone che vivono con 1.000-1.200 euro fanno una grande fatica ad arrivare a fine mese e rischiamo di fare sempre piu’ fatica a fronteggiare il crescente aumento dei prezzi. La crescita zero, come testimonia un articolo pubblicato oggi dal Sole 24 Ore, può produrre un ulteriore allargamento delle differenze sociali”. Differenze sulle quali la manovra economica non incide perchè “non riduce i problemi, anzi li aggrava, presentando il paradosso di un aumento delle tasse”.
Il dialogo con i socialisti. Tra Partito democratico e Partito socialista, si possono creare le condizioni “per un dialogo e un confronto che nascano dal rispetto reciproco. Sulla base del rispetto per la vostra identità e la vostra storia – ha aggiunto Veltroni – penso che si possano creare nuovi rapporti tra forze autonome, rispettose delle reciproche identità e che vogliono fare un tratto di cammino insieme”. L’obiettivo del PD per il ssegretario è quello di “costruire un nuovo centrosinistra che non sia la ripetizione delle stagioni dell’Unione: io le considero concluse. Il centrosinistra nuovo non deve essere l’assemblea di tutti coloro che non sono d’accordo con Berlusconi, ma deve avere una base programmatica e quindi verificheremo in corso d’opera le convergenze che si possono tenere. E creare le condizioni per dar vita a un nuovo campo riformista, un nuovo campo del centrosinistra – ha precisato Veltroni – significa per me partire dal rispetto delle identità di ciascuno, non avere atteggiamenti integralistici, avere tutti la consapevolezza che bisogna cercare di creare le condizioni perchè la cultura del riformismo possa tornare a essere maggioritaria”. L’intervento è stato interrotto da alcuni fischi, a cui ha subito ribattuto: “Avrei potuto mandare qui qualcun altro, delegare un esponente dle partito, ma sono voluto venire qui personalmente per dire con chiarezza ciò che penso. Mi auguro che da qui, da un nuovo Partito socialista, possa finire il tempo della contrapposizione e possa cominciare il tempo del dialogo e della costruzione comune. Questo è mio proposito” ha concluso Veltroni, tra gli applausi della platea.
Veltroni ha ribadito la linea del correre da soli alle elezioni: “Abbiamo voluto realizzare l’idea di costruire un nuovo centrosinistra perché per noi è finito il tempo nel quale i ministri potevano scendere in piazza per protestare contro il governo di cui facevano parte”.
Il rapporto con l’IDV. Rivolgendosi a chi chiedeva conto dell’alleanza con l’Idv e dell’esclusione del loro partito dall’alleanza, il segretario dei dmeocratici ha ricordato di aver “chiesto ai socialisti di essere nel PD, ma loro hanno preferito correre con il proprio simbolo, ma questo è il passato. Non mi potete far dire che Di Pietro è il demonio -ha ribattuto Veltroni- quando si è governato insieme a lui, e ci si è seduti in Consiglio dei Ministri per molto tempo, se no la gente non ci crede più. Se vogliamo fare una discussione retrospettiva facciamola tutta intera”.
I risultati dell’opposizone del PD. “L’Italia rischia di rimanere schiacciata tra forze che si contrappongono, mentre la nostra è un’opposizione riformista che guarda al futuro. Certi toni di una vecchia opposizione sono quelli che preferisce Berlusconi. Quando si dà del magnaccia al Presidente del Consiglio, anche se a fronte di cose che dice del tutto inaccettabili, gli si fa un favore. Noi cerchiamo di fare l’opposizione che lui preferisce di meno. Si parla molto della qualità e dell’intensità dell’opposizione. Fatto sta che l’opposizione ha ottenuto risultati: ritiro del decreto su Retequattro e la decisione di non presentare un decreto sulle intercettazioni. Mi aspetto che il Governo ritiri l’emendamento blocca processi, ma non so se reggeranno cinque anni. Mi pare di potere dire che dopo poche settimane ci sono già segni e tracce in questo senso. In un mese l’opposizione ha ottenuto risultati: e’ riuscita ad ottenere dal Governo un atteggiamento meno irrazionale sul tema della violazione delle regole parlamentari, in difesa delle istituzioni
Rinunciare al mini-indulto per cambiare il clima. “Se l’emendamento che sospende i processi verrà stralciato, il clima tra maggioranza e opposizione sarà diverso,a altrimenti ci sarà un inasprimento. Mi pare che sia iniziata una discussione all’interno della maggioranza, e’ chiaro che questo contribuisce a creare un clima diverso. Devono avere senso di responsabilità togliendo qualcosa che non solo non c’entra nulla con il decreto in cui è inserito, ma viola la sicurezza dei cittadini”. Dal PD ancora un no anche alla sospensione dei processi alle alte cariche dello Stato: “Sul ddl Alfano siamo contrari nel merito, ma e’ chiaro che alcune delle violazioni più palesi sono state contrastate”.
Berlusconi parla di fango nei suoi confronti e il leader PD risponde duramente: “C’è questo clima da anni in questo Paese, un clima che però viene alimentato, ad esempio, quando si dicono le cose sui magistrati che si sono dette ieri. Noi abbiamo fatto uno sforzo per portare l’Italia fuori dal passato ma ci sono coloro che invece vogliono tenerla inchiodata a un tempo che dovremmo considerare passato”.
Nencini: i fischi non fanno parte della storia dei socialisti. I fischi con cui la platea del congresso del Ps di Montecatini Terme ha interrotto il segretario del PD “non fanno parte della storia socialista”. Lo ha affermato Riccardo Nencini, eletto alla segreteria dei socialisti: Se i fischi diventano un ragionamento e diventano un modo per evitare ad un altro di esprimersi, allora divergono dalla nostra educazione e dalla nostra storia”. “Sono sbagliati perché il significato della presenza di Veltroni qui, le parole che ha detto, sono il riconoscimento del ruolo e dell’autonomia del nascente Partito Socialista – ha detto Gavino Angius – Veltroni ha fatto bene a venire, abbiamo fatto bene ad ascoltarlo, il che non significa che non ci siano differenze anche molto rilevanti fra Pd e Ps, perciò è importante che si riprenda un confronto schietto e sincero fra di noi”.