All’indomani della rinuncia a partecipare alla puntata tv di ‘Matrix’, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi torna ad attaccare la magistratura: “Ci sono dei giudici che non accettano il verdetto delle urne, dal ’94 in poi contro di me sono state inventate delle accuse fasulle, lo sapevano anche loro che erano fasulle ma faceva comodo creare questo fango mediatico che mi portava anche alla possibilità di non essere producente sul piano politico”.
I giudici, insiste il Cavaliere, dal 1994 puntano a “sovvertire il voto popolare” ma “non mi impressionano”.
Anzi, spiega, è un tentativo destinato a fallire perché, nonostante si continui a “gettare fango sul premier e alcuni ministri” con “pettegolezzi senza fondamento” il consenso popolare nei confronti dell’operato dell’esecutivo è cresciuto.
“Non voglio più acuire la polemica”, sottolinea poi Berlusconi, che però insiste nel difendersi e nel difendere, inoltre, la norma blocca-processi che, spiega, “non è per me. Io rinuncio assolutamente a qualsiasi vantaggio”.
“Non ho bisogno di nuove norme giudiziarie. Io – scandisce – mi sono sempre difeso nei processi. Con 2500 udienze sono il recordman di tutta la storia dell’uomo”. Di più: “Il premier – rivendica – non ha bisogno di essere salvato, il premier si salva da solo”. Ed anche la legge che preserva le alte cariche istituzionali, lamenta il Cavaliere, “non è un norma salva-premier ma salva-tutti”.
Quindi fa il bilancio dei primi due mesi di Governo ed esprime “apprezzamento” per l’operato dell’esecutivo rivendicando “le tante cose fatte”: dall’abolizione dell’Ici, alla detassazione degli straordinari, dal piano casa per i giovani, agli interventi sulle rate dei mutui.
Per non parlare della questione rifiuti in Campania dove, assicura, “tutte le giacenze saranno rimosse entro il 20 luglio”.
Tutti ottimi provvedimenti che, per colpa dei media, non sono stati sufficientemente pubblicizzati. E attacca: “Si concentrano su fatti che nulla hanno a che vedere con la politica e portano in primo piano gli attacchi continui della magistratura che vuole sovvertire il voto popolare”.
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