da un’intervista rilasciata dal deputato IdV Massimo Donadi a Repubblica Tv
Paolo Garimberti: E’ vero che lei ha detto a Radio Radicale che Clinton non avrebbe fatto ministro Monica Lewinsky?
Massimo Donadi: Ho detto non solo che non l’ha fatta, ma ho anche detto che quando si parla della privacy di un uomo politico, in primis di un capo di Governo, la sfera del privato da un lato è veramente sottile, dall’altro veramente labile. Dove finisce questa privacy? Allora ho fatto scherzosamente questo esempio, volutamente riferito all’America per toglierlo da ogni riferimento e fatti o intercettazioni che potrebbero arrivare.
Tiziana Testa: Diciamo che c’è un tam tam di voci di nuovi intercettazioni che riguardano il Premier e alcune esponenti donne del Pdl. Intercettazioni che non configurerebbero alcun reato, ma semplicemente sono rapporti privati.
Massimo Donadi: Ci sono state due sole procedure di impeachment negli Stati Uniti d’America, una delle due ha riguardato il caso Clinton-Lewinsky. Voglio dire che per l’opinione pubblica americana la cosa tanto irrilevante non era. Aveva mentito sul fatto se avevano avuto rapporti sessuali.
Paolo Garimberti: Il discorso è sempre quello. Anche per Nixon e il Watergate il vero problema non era stato tanto lo scasso ma la menzogna: il Presidente non può mentire.
Massimo Donadi: E’ evidente che il lato di partenza era una relazioncina sessuale. Mi pongo questa domanda: ma se poi Clinton avesse fatto la Lewinsky ministro? L’aspetto privato passava in secondo ordine e quello pubblico, di governo e dell’etica di un Presidente degli Stati Uniti che fa venire a quel punto il dubbio a tutti i cittadini americani se questa ci è andata perché è brava o perché prima è passata per lo studio ovale in modo non certo irreprensibile. Credo che questo debba interessare un’opinione pubblica attenta.
Paolo Garimberti: In conclusione cosa vuole dire? Vuol dire che se queste intercettazioni sul favoreggiamento esistono e vengono pubblicate sui giornali lei non si scandalizza?
Massimo Donadi: No. Non mi scandalizzerei.
Paolo Garimberti: Le considera politicamente rilevanti?
Massimo Donadi: Se riguardassero in modo diretto vicende che attengono anche la dimensione politica non solo le riterrei rilevanti ma riterrei doveroso che vengano pubblicate. Se sono solo pettegolezzi di vita privata saremo evidentemente al trash.