Nuovi aumenti per luce e gas. Dal primo luglio, secondo quanto ha comunicato l’Autorità dell’Energia, le tariffe aumenteranno del 4,3% per l’elettricità e del 4,7% per il gas. A pesare sulle bollette è la corsa continua del petrolio, che ha superato i 142 dollari al barile. I rincari dei primi sei mesi dell’anno (+8% per l’elettricità e +7% per il gas), fa notare l’Authority, “sono stati più contenuti” di quelli del greggio (+51% in sei mesi).
I 68 euro in più in media a famiglia sono calcolati “in base alle tariffe dei primi due trimestri dell’anno e del prossimo”, ha proseguito Ortis. Per avere la cifra definitiva, tuttavia, si dovranno aspettare le tariffe del quarto trimestre. Un eventuale ulteriore aumento di queste potrà dipendere dall’andamento del prezzo del greggio.
“Se il petrolio continua a crescere, questo si ripercuote sul nostro sistema energetico ancora troppo dipendente dagli idrocarburi”, ha sottolineato Ortis, evitando di fare previsioni sul livello che potrà raggiungere nei prossimi mesi e precisando di augurarsi che il prezzo del petrolio “si stabilizzi”.
Per far fronte a questa situazione, ha aggiunto, “nel breve termine l’Europa dovrebbe fare in modo di pesare di più sullo scacchiere internazionale e contrattare con una sola voce”, mentre prendendo in considerazione una scadenza più lunga, per Ortis è necessario prendere una strada “che ci porti verso l’essere sempre meno petrolio-dipendenti”.
CODACONS: INTERVENTO URGENTE DEL GOVERNO
E contro l’aumento delle tariffe luce e gas è intervenuto il Codacons, tornando a chiedere un intervento “urgente” del Governo in favore degli utenti italiani. “Un rincaro del 4,3% per l’elettricità e del 4,7% per il gas, se aggiunto a tutti gli altri incrementi tariffari degli ultimi 2 anni, rappresenta una pesante stangata per le famiglie – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – Per questo è necessario alleggerire le bollette degli italiani, eliminando gli extra-costi come il Cip6, che incidono per oltre il 6% sulle fatture”. In tal senso, il Codacons chiede un “decreto” dell’esecutivo, sulla scorta di quanto avvenuto per la benzina, “per eliminare – precisa una nota – le voci che incrementano ingiustamente la spesa degli utenti relativa a luce e gas”.
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