Secondo la consueta indagine dell’Isae, a giugno torna a scendere la fiducia dei consumatori. L’indice si attesta a 100 da 103,2 dello scorso mese, tornando sui livelli di aprile. La fiducia è in peggioramento in tutte le ripartizioni territoriali, registrando una caduta più marcata nel centro-sud. L’Istituto sottolinea che l’indicatore relativo alle aspettative a breve termine segna la flessione più significativa, passando da 101,7 a 97,8; quello che sintetizza le opinioni sul quadro corrente si ridimensiona da 105,5 a 103,1. La fiducia sulla situazione economica del paese cala da 84,7 a 82,3 mentre quella sulla situazione personale degli intervistati passa da 113,1 a 109,9. Si deteriorano in particolare le previsioni sulla situazione economica generale del paese e su quella personale, oltre ai giudizi sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli e ad effettuare risparmi. Forti tensioni emergono dal lato dei prezzi, con i giudizi sugli andamenti degli ultimi 12 mesi che raggiungono in termini di saldo un massimo storico (un valore più elevato si era registrato solo all’inizio degli anni Ottanta; si attenuano però leggermente le attese inflazionistiche per i 12 mesi successivi.
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