Maroni all’assalto del Csm

E’scontro aperto tra governo e Consiglio superiore della magistratura. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha infatti chiesto l’apertura di un’indagine del Csm sul falso parere in merito all’emendamento blocca-processi: “Ha rappresentato un attacco al governo” ha detto in un’intervista al quotidiano Il Giornale il ministro leghista, che ha aggiunto: “Ha ragione Berlusconi quando dice che ci sono dei magistrati che considerano la loro una missione politica in nome e per conto di un mandante supremo, è un male che va combattuto”.

“E’ una cosa grave su cui non si può lasciar correre – ha spiegato Maroni – perché c’è stato un attacco a un organo costituzionale che è l’esecutivo e credo che questo atto debba essere sanzionato penalmente”. Il ministro dell’Interno si dice preoccupato che la ”buriana blocchi il dialogo importante per realizzare le riforme condivise, in primis il federalismo fiscale, che dovrebbe essere fatto da maggioranza e opposizione insieme”. Il responsabile del Viminale ha anche annunciato ”tempi brevissimi” per il via libera al decreto sicurezza. “Il reato di immigrazione clandestina resta, ma potrebbero essere inserite norme ad hoc per prostituzione e droga” ha concluso Maroni aprendo alla possibilità di ”creare i cosiddetti quartieri a luci rosse, in modo da garantire controlli non solo sul fronte della sicurezza ma anche su quello sanitario”.

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