“Le conclusioni le ha tratte Berlusconi, che ha strappato la tela del dialogo possibile”.
Lo dice in un’intervista al Tg3 il segretario del PD, Walter Veltroni. Solo ieri Veltroni aveva avvertito che, se la maggioranza avesse continuato con gli strappi su alcuni importanti provvedimenti e da ultimo in tema di giustizia, il dialogo era a rischio.
“Per tutta risposta – ha osservato Veltroni – il governo ha presentato due emendamenti che riguardano una norma sui processi del presidente del Consiglio e scritto una lettera al presidente del Senato”.
Per Veltroni si tratta “di uno scenario già visto tante volte” e che dimostra che Berlusconi “ha deciso di contraddire un mese dopo quello che aveva detto alla Camera” circa i rapporti costruttivi con l’opposizione e il Pd in particolare.
Il leader del Pd segnala poi che questo atteggiamento danneggia l’Italia: “Si vuole tenere il paese inchiodato al passato, in un mese si sono discusse solo questioni che riguardano il presidente del Consiglio”, mentre le priorità dovrebbero essere le condizioni economiche delle famiglie, “il paese ha bisogno di ricominciare a muoversi”.
“Non è problema di sfiducia personale ma di serietà – prosegue il segretario del PD-. Io non dico agli italiani cose che non faccio. Condivido lo spirito del dialogo e lo ho praticato, ma se altri hanno un atteggiamento contraddittorio, e questo si interrompe, non si potrà dire che l’opposizione ha avuto un atteggiamento pregiudiziale”.
“Questa maggioranza – conclude Veltroni – avrebbe potuto governare in un clima civile ma ha scelto lo scontro”.