Botta e risposta tra il ministro della Giustizia e l’Associazione nazionale magistrati, in merito al reato di immigrazione clandestina. Il ministro Alfano ha infatti replicato che questa tipologia di reato “è presente in numerose legislazioni occidentali e non ha prodotto guasti”. Alfano si è anche espresso sull’emendamento sulla prostituzione al pacchetto sicurezza, spiegando che “sul principio ci siamo, sulle modalità di applicazione le valuteremo”.
Il ministro della Giustizia ha partecipato alla riunione del Consiglio Giustizia e Affari Interni della Ue. Le domande rivolte dai giornalisti non potevano che riguardare il decreto Sicurezza correntemente all’esame del Parlamento. Secondo il ministro la norma che prevede il reato di immigrazione clandestina potrà essere una misura di deterrenza forte che disincentiva l’ingresso nel nostro paese di immigrati che abbiano la voglia di essere clandestini.
In effetti, ha proseguito, “noi abbiamo leggi dello Stato, approvate da un parlamento sovrano che rispettano i trattati e le convenzioni internazionali. Chi dovesse scegliere di venire in violazione di questo assetto di regole commette un reato”. D’altro canto, ha aggiunto il Ministro, “per quanto riguarda l’impatto noi abbiamo affidato al Parlamento una valutazione che siamo certi consentirà una precisazione di una norma che noi, appunto per consentire la valutazione del Parlamento, abbiamo voluto inserire non nel decreto legge bensi’ in ambito di ddl che ha un iter parlamentare ordinario”.
E, ha assicurato Alfano, “nell’ambito della discussione in parlamento noi certamente accoglieremo quelle soluzioni migliorative, che siano confermative del reato di immigrazione clandestina, ma che possano evitare disfunzioni sia in sede di impatto sulle carceri sia di ingolfamento di processi”. “Noi – ha concluso il Guardasigilli – in Parlamento siamo certi di trovare la soluzione più equilibrata che consenta un effetto deterrente di chi vuole essere illegalmente in Italia, e contemporaneamente un’efficienza complessiva del sistema”.
Un sistema, ha sottolineato infine Alfano, “che, vorrei ricordare, ha fallito sul versante delle efficacia delle espulsioni”, altrimenti “non avremmo avuto la necessita’ di assumere la decisione che abbiamo preso”. Passando all’emendamento presentato al Senato sull’espulsione delle prostitute, Alfano ha spiegato che ”la prostituzione – ha spiegato Alfano – ha ricadute anche in termini di sicurezza per le famiglie e per l’agibilità dei luoghi pubblici”. Secondo il ministro, il contrasto allo sfruttamento della prostituzione, ”non confondendo mai vittime con carnefici” e’ ”una misura importante”.
”Vedrò l’emendamento e il governo si riserva di dare il suo parere, ma sul piano del principio politico l’idea di dare maggiore sicurezza alle nostre città e ai nostri parchi è un’idea che condivido pienamente”, ha sottolineato Alfano. Ai giornalisti che facevano notare come l’emendamento si riferisca a chi pratica la prostituzione, Alfano ha risposto che il governo dovrà valutarlo ”concretamente”. ”Daremo il nostro parere alla ripresa dei lavori in commissione la prossima settimana. Sul principio ci siamo, sulle modalità di applicazione vedremo in sede di valutazione degli emendamenti”, ha concluso Alfano.
Il Ministro della Giustizia Angelino Alfano non ha dubbi, poi, sulla lotta all’annosa lentezza dei processi: “Entro l’estate presenteremo delle norme che hanno l’obiettivo di accelerare la conclusione dei processi”, dice il Ministro che si dice “in contatto con il suo collega dell’economia, Giulio Tremonti”, e spiega che la sua strategia e’ quella “di mettere al centro della nostra battaglia, l’efficienza del sistema giustizia.
Per rendere protagonisti i nostri cittadini di una risposta del sistema più corretta e leale dell’ordinamento – prosegue Alfano – saranno necessarie una serie di norme per fare in modo che i tempi della giustizia siano assolutamente più brevi di come sono attualmente”. Quanto ai costi, dei quali appunto parla con Tremonti, “sono così importanti che troveremo le misure per coprirle”. Secondo il Ministro tuttavia ci sono anche “misure di pura efficienza a costo zero”.
www.ladestranews.it