E’ scontro frontale tra il Colle e la Lega di Bossi. Il Presidente Napolitano torna sul tema rifiuti e replica alla Lega, irritata dalle recenti dichiarazioni del Presidente secondo cui gran parte dei rifiuti tossici presenti in Campania proverrebbero dal Nord. Il Capo dello Stato ha dichiarato di voler “sollecitare soluzioni a Napoli, non soluzioni al Nord, di un problema che è determinato da varie componenti tra le quali anche quella del traffico di rifiuti tossici dal Nord”.
Ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva sottolineato che i rifiuti tossici finiti in Campania “vengono in gran parte dal Nord”, oggi ribadisce il concetto e replica alle reazioni ‘piccate’ della Lega nord spiegando che per trovare riscontri a questa affermazione “basta leggere la relazione della commissione parlamentare”. Il capo dello Stato precisa tuttavia che la soluzione all’emergenza va trovata dove il problema è esploso: “Sono venuto per sollecitare soluzioni a Napoli – dice parlando a margine di un convegno nel capoluogo campano – e non soluzioni al Nord di un problema che è determinato da varie componenti, tra le quali c’è certamente anche quella del traffico di rifiuti tossici dal Nord”.
Dal centrodestra il governatore della Lombardia Roberto Formigoni giudica “molto accorate e preoccupate” le parole del presidente Napolitano, ma sottolinea come le “indagini parlamentari parlano di comportamenti criminali nel passato e forse anche nel presente da parte di piccoli imprenditori del nord, del sud e del centro, di tutta Italia”. E nell’aula del Senato, l’ex sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone (Pdl), chiede chiarimenti al governo: “Personalmente mi sono sentita offesa e come, meridionale, dopppiamente offesa per il fatto che si possa considerare il Mezzogiorno pattumiera d’Italia. Non sono parole dette in un comizio ma precise affermazioni del nostro Presidente frutto evidentemente di conoscenze della realtà: è doveroso che il Governo ne dia spiegazioni in Parlamento”. In chiusura di seduta, la presidente di turno Emma Bonino si è impegnata a chiedere al governo di riferire in aula.
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