Sì al dialogo, ma se non vengono le riforme sarà lotta di liberazione nazionale. Umberto Bossi dal palco di Pontida, dove oggi si è tenuta la tradizionale festa della Lega Nord di fronte a oltre 50.000 simpatizzanti provenienti da tutte le nazioni della Padania, ha scandito quale sia l’imperativo: il cambiamento. La strada scelta è quella pacifica del confronto serio e leale anche con l’opposizione. Ma niente scherzi, come ha avuto modo di sottolineare anche Roberto Calderoli: “Non vogliamo che succeda mai più che una legge votata dal Parlamento, come quella sulla devolution, venga poi affossata con un referendum”. Stessa determinazione anche da parte di Roberto Maroni, che ha ribadito di non voler indietreggiare di un millimetro: “tolleranza zero è il nostro obiettivo – dice – e lì arriveremo. Ve lo posso garantire”. Il ministro dell’Interno ha poi illustrato i contenuti del suo provvedimento, respingendo al mittente le accuse di xenofobia e razzismo: “Ma sono forse balle – dice – pronunciate da chi non vuole accettare il fatto che adesso la musica è cambiata”. Infine, ieri sulla storica piana in provincia di Bergamo, hanno giurato gli 86 parlamentari eletti alle ultime politiche del 13 e 14 aprile scorsi.
Bossi da Pontida: o riforme o lotta di liberazione
di 1 Giugno 2008 18:53 24 views0